Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame? Narciso… lo specchio… la donna di Piero Tre Chi scoprì lo specchio? Se non vado errato, fu Narciso che, guardando in un bacile contenente dell’acqua, vide riflessa la sua bella immagine e se ne invaghì tanto da rimirarsi per numerose volte al giorno. La sua, però, era una pia illusione, perché bastava immergere la mano nell’acqua per distorcere l’immagine e disfarla. Per non interrompere la meravigliosa visione che l’acqua gli proponeva, decise di non smuoverla mai più, in modo d’ammirare in qualsiasi momento della giornata la bellezza del suo viso. Ma doveva pur lavarsi! Perciò pensò bene di […]
Durante tutto il periodo medioevale i sovrani e i vari feudatari, per poter affrontare adeguatamente le ingenti spese amministrative e militari del regno o del feudo, solevano imporre ai propri sudditi il pagamento di tasse, gabelle, dazi, balzelli e quant’altro. Le spese che più di ogni altra cosa incidevano sulle casse dei vari nobili, e in modo particolare del sovrano, erano quelle relative all’arruolamento, mantenimento e armamento dei soldati. Non era trascurabile quella relativa al rafforzamento del castello, alla sua manutenzione e protezione. A quei tempi nel nord Italia erano in vigore numerosi balzelli, alcuni dei quali risalenti al modus vivendi dei barbari, i quali, una volta insediatesi nei territori […]
13 gennaio 1960: una donna canuta, con un viso bello, nonostante gli 84 anni, su un corpo sformato, giace in un letto di una clinica romana. Vicino a lei il figlio Walter e l’amico Palmiro Togliatti. Una donna che in amore ha donato, in una vasta apertura umana, molto, muore povera e sola “perché nessuno si è mai sentito la forza di arrivare sino in fondo alla sua anima e di sostenerla intera, quella sua anima ricca e veggente”. Per la morte di questa donna Eugenio Montale scrive: “Sopravvissuta a tante tempeste portava ancora in sé, e imponeva agli altri, quella fermezza e quel segno di dignità che erano stati […]
Le fortune dell’umanità stanno esattamente in ciò che di buono l’uomo riuscirà a costruire nell’interesse e per il bene di tutti, nessuno escluso. Può arrivare a tanto solo se sarà capace di svestirsi degli abiti di eccessivo personalismo, di falso perbenismo e di sfacciata preclusione verso il prossimo. Gli esempi sono molteplici. Come primo passo non bisogna ostentare con fierezza e supponenza di essere ebreo, oppure musulmano, induista, cristiano, ma sarebbe opportuno che ognuno accogliesse la propria fede dentro di sé e frequentasse la sinagoga, la moschea, il tempio, la chiesa quando vuole e come vuole. Ognuno preghi ed invochi il suo Dio, ma mai, dico mai, imprechi contro […]
Cronaca / di Rosanna Verter Articolo pubblicato su ⇒ Il Sedile È il settembre del 2006 quando il Circolo Cittadino Athena presenta alla città il nuovo giornale Il filo di Aracne . Vuol essere “stimolo verso un mondo che nella globalizzazione trova solo il modo per mercificare tutto, anche la mente, il pensiero”. Vuol essere “un cenacolo (come in effetti è stato ed è), attorno al quale tessere, filare, pensare, parlare, creare opportunità per migliorare noi stessi”. Nel primo numero il Direttore, Rino Duma, firma un articolo dall’eloquente titolo che abbiamo dato a questo pezzo ed a cui ho volutamente apposto una ortografica variante. Per chi non lo avesse mai letto, lo ripropongo […]
SAN CRICORIU CU “LA SARDA ‘N BOCCA” di Emilio Rubino Il Meridione d’Italia – come si sa – durante il periodo estivo, soffre di tanta sete. L’acqua è un elemento molto prezioso per le campagne assolate, per le colture sitibonde che facilmente vanno in malora, con gravissime conseguenze economiche per le nostre popolazioni, che vivono di agricoltura e da essa traggono i mezzi di sussistenza. L’acqua, insieme all’aria, alla luce e al calore del sole, è uno degli elementi indispensabili ed insostituibili alla vita. Quando, pertanto, per una prolungata mancanza di acqua, dovuta essenzialmente alla siccità, si crea uno scompenso nella quantità di questo elemento vitale, l’organismo ne soffre prima, […]
TORRE VADO “Ferma il pie’, passegger, non dar più passo, chè qui trovi commode rimesse: Don Annibal Capece il qual ci eresse, ci destinò pel forestier, lo spasso. Aprile 1709” E’ questo il saluto con cui un tempo gli abitanti del luogo accoglievano il forestiero, diretto in pellegrinaggio al Santuario di S. Maria di Leuca, per indurlo a fermarsi e godere dei cibi sopraffini e dell’estrema ospitalità. La torre insiste nella splendida marina di Torre Vado, oggi amena e rinomata località balneare, situata nel basso versante ionico, a pochissimi chilometri dal Capo di Leuca. La struttura, alta 12 metri, sorge a pochi metri dalla battigia su un ampio […]
TORRE DEI PALI Torre dei Pali è una località balneare del comune di Salve. È situata nel basso Salento, a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca e da Gallipoli. La torre è una delle numerose opere costiere di avvistamento fatte costruire nel XVI secolo da CarloV per difendere il territorio salentino dalle invasioni dei pirati saraceni. Riguardo alla posizione, essa comunica visivamente con Torre Vado a sud e Torre Mozza a nord. Per alcuni studiosi, la struttura fu costruita sulla terraferma, a pochi metri dalla battigia; in seguito, grazie alla continua erosione del mare, la torre rimase inglobata totalmente nelle acque. Per altri, invece, lo scoglio su cui fu […]
Macàri e macarìe tra Soleto e Galatina nel primo Seicento Di Luigi Manni Da sempre i soletani hanno avuto fama di essere macàri, ossia maghi, stregoni, indovini, fattucchieri, e Soleto, da sempre, è stata considerata la terra delle pratiche magiche, delle arti divinatorie e delle pratiche occulte. Nomea alimentata dal personaggio chiave, il mago e astrologo Matteo Tafuri (1492-1584) di Soleto, anche se già nel 1442, mezzo secolo prima che lui nascesse, in Terra d’Otranto pullulavano gli eretici e i sortileghi. Questo primato “magico” di Soleto è segnalato in una escussione testimoniale del 1620, dalla quale si evince che le macarìe (magie) e le fattucchiarìe (fatture) se sogliano fare […]
Il cornetto napoletano “U Curniciellu” di Luisa Crescenzi Il corno portafortuna è, senza dubbio, il più diffuso amuleto italiano. Le sue origini sono antichissime e risalgono addirittura ai tempi del Neolitico (3500 A.C.), quando gli abitanti delle capanne usavano apporre fuori dall’uscio un corno come auspicio di fertilità. Specialmente in quei tempi la fertilità veniva associata alla fortuna in quanto, più un popolo era fertile, più era potente e quindi fortunato. In altri tempi i corni venivano usati come doni votivi alla Dea Iside, affinché la Dea Madre assistesse gli animali nel procreare. La mitologia ci informa che Giove donò alla sua nutrice un corno in segno di gratitudine, questo […]
La Torre di Santa Maria dell’Alto La superba struttura è ubicata su uno sperone roccioso a nord-est della cittadina balneare di Santa Caterina, da dove domina il mare, da Gallipoli sino alla baia di Porto Selvaggio di Piero Tre Come tutte le torri costiere salentine, anche quella di Santa Maria dell’Alto fu edificata da Re Carlo d’Angiò, verso la fine del secolo XVI, per salvaguardare le popolazioni rivierasche dalle continue incursioni di pirati e di saraceni, che, oltre a saccheggiare e depredare i villaggi e le masserie, sequestravano uomini e donne in età giovanile per venderli come schiavi sui mercati del bacino del Mediterraneo. Proprio per questo motivo sulle coste […]
Spigolature di Terra d’Otranto di Piero Tre La provincia di Lecce, o Salento meridionale o Terra d’Otranto, si configura con il “tacco” o il “tallone” di quell’immenso “stivale” formato dalla penisola italiana. Ha una superficie di 2760 Kmq ed un profilo costiero che si estende in linea d’aria (senza cioè tener conto delle piccole ma frequenti sporgenze e rientranze) di ben 200 Km, partendo da Casalabate sull’Adriatico e, dopo aver toccato Santa Maria di Leuca, risalendo sino a Punta Prosciutto, ai limiti della provincia di Taranto. La provincia di Lecce, insieme con quelle di Brindisi e Taranto, costituisce tutto il Salento; nome che ricorda l’antico popolo dei Salentini, che lo […]