TRIBUTO A GALATINA
Il 18 febbraio u.s., presso la Chiesa della Madonna del Carmine, si è tenuto un eccezionale concerto per archi dal titolo “Tribute to Galatina” organizzato dal Circolo Cittadino “Athena”,.
In ossequio allo statuto del Circolo che stimola la conoscenza e la promozione del territorio gli organizzatori dell’evento non hanno lasciato nulla al caso ad iniziare dalla scelta della “location”.
Il luogo.
La Chiesa della Madonna del Carmine è stata prescelta non solo per la sua acustica ideale per gli strumenti impiegati dai concertisti (parliamo di strumenti del 1700 opera dei maestri liutai Gesualdo Del Gesù, Joseph Curtin, G.B. Rogeri per i quali una sede diversa e più grande avrebbe richiesto un impianto di amplificazione che non avrebbe consentito l’ascolto dal vivo, anche perchè si è voluto dare risalto proprio alla Chiesa della quale ricorre il trecentesimo anno della sua fondazione (1724 – 2024). Quale migliore occasione, quindi, per renderle omaggio con un concerto pari alla sua bellezza.
Prima dell’inizio del Concerto, con un brevissimo intervento a sorpresa la Presidente del Circolo Cittadino “Athena”prof.ssa Clelia Antonica ha conferito al Sindaco Avv. Fabio Vergine il riconoscimento di “Socio Onorario” del Circolo Cittadino “Athena” “Per aver promosso concretamente l’ssociazionismo in ambito cittadino evidenziando spiccata sensibilità ed apprezzamento per l’attività e le iniziative culturali realizzate dal sodalizio”.
Anche questa piccola cerimonia non è avvenuta a caso. Si è convenuto di farlo in occasione del Concerto anzichè nel chiuso del proprio Circolo alla presenza dei soli soci, proprio per far conoscere questo meritato riconoscimento al maggior numero possibile di cittadini.
Al termine un breve commento del Sindaco, sorpreso e visibilmente commosso e i saluti istituzionali al pubblico presente.
Al giovane attore attore salentino, nonché socio del Circolo, Daniele Panarese è stato affidato il compito di presentare al pubblico al concerto introducendo i tre musicisti è fornire una breve descrizione dei brani in programma, compito che ha assolto in maniera encomiabile.
I musicisti.
DAVID ALBERMAN (violino) Nato a Londra è diplomato all’età di 16 anni al Royal Academy of Music a Londra. Privatamente ha continuato gli studi con Igor Ozim a Cologna. Successiva- mente ha studiato lingue classiche e filosofia alla Oxford University. E’ stato concertmaster per la Chamber Orchestra of Europe con Claudio Abbado e George Solti. Nel 1986 è diventato membro del Quartetto Arditti interessandosi alla musica contemporanea e realizzando più di 200 prime esecuzioni e vincendo numerosi premi discografici internazionali. Nel 1994 ha lasciato il quartetto e ha realizzato un disco solo della musica di Bruno Maderna. Ha suonato con la London Symphony Orchestra da 1997 a 2023. Suona un violino Guarneri del Gesù del 1731.
STEVE DANN (viola). È nato a Burnaby, nella Columbia Britannica. Ha ricoperto il ruolo di viola principale con numerose orchestre, tra cui la Orchestra del Centro Nazionale delle Arti, Orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, l’Orchestra Sinfonica di Vancouver e Orchestra Sinfonica di Toronto.
Come solista, Dann ha eseguito concerti con diverse orchestre e con direttori d’orchestra Vladimir Ashkenazy, Sir John Eliot Gardiner Ricardo del Carmen Fortuny e Andrew Davis. Dann suona una viola commissionata a Joseph Curtin, basata sulla “Primula” Guarneri.
RICHARD LESTER (violoncello) A suo agio sia sugli strumenti d’epoca che su quelli “moderni”, è stato per molti anni il principale strumento Orchestra dell’Illuminismo e primo violoncello della Camera Orchestra d’Europa dal 1989. Ha eseguito concerti sotto la direzione di direttori quali Sandor Vegh, Claudio Abbado, Nikolaus Harnoncourt, Paavo Berglund, Myung Whun Chung e Sir Roger Norrington ed è apparso anche come direttore e solista con COE, OAE, Academy of St Martin in the Fields, Aurora Orchestra, Irish Chamber Orchestra e Les Violons du Roy.
Ha realizzato oltre quaranta dischi di musica da camera, ottenendo numerosi riconoscimenti. Richard Lester insegna al Royal College of Music e alla Guildhall School di Londra. Suona un violoncello costruito a Brescia, nel 1700 circa, da G.B. Rogeri.
Il programma musicale.
- A. MOZART (1756-1791)
Duo in sol maggiore K. 423 per violino e viola. (20 min)
- FRANZ SCHUBERT (1797-1828)
Trio per archi n. 1 in si bemolle maggiore, D. 471 (7 min)
- ERNST von DOHNANYI (1877- 1960) è stato uno dei più grandi musicisti ungheresi moderni. (23 min)
Serenade in Do maggiore, Op. 10, per trio d’archi (violino, viola, violoncello).
Il pubblico.
In tutta questa organizzazione si è incastonato autonomamente un vero e proprio gioiello: il pubblico.
Grazie all’atmosfera armoniosa, serena e rilassante creatasi, il pubblico numeroso presente ha assistito e ascoltato con partecipazione ed interesse. Non si è avvertito nemmeno un brusio, sono stati per tutta la durata del Concerto in apnea, preoccupato che il loro respiro potesse recare disturbo a quelle note armoniose, delicate, dolcissime, a momenti quasi evanescenti, e alla fine è esploso in un lungo e caloroso applauso con una standing ovation richiedendo a gran voce il bis dimostrando di aver apprezzato la grande professionalità esibita dai tre musicisti con umiltà e molta eleganza.
Al termine, una signora ha condensato la serata in una sola parola: sublime.