Iracconti della Vadea

Iracconti della Vadea

  FIDO, IL CANE LUPO Chicco stringeva nel pugno della mano sinistra, infilata nella tasca dei pantaloni, quelle poche lire, ricevute in regalo da sua madre. Ripercorse velocemente, a ritroso, il vialone di campagna, per ritornare in paese. Fido lo accompagnò fin su la strada asfaltata, abbaiando e saltellando; ma si fermò al limite e lo seguì con lo sguardo, scodinzolando lentamente la coda in segno di composta, sconsolata rassegnazione. Sapeva che non poteva oltrepassare quella strada. Non lo fece mai, nemmeno quando, per vendicarsi della colazione rubata, ingaggiava, fra i filari delle vigne, lunghe corse sfrenate con un dispettosissimo gatto della casa colonica vicina. O quando procedevano entrambi a […]

I racconti della Vadea

I racconti della Vadea

  L’ADOLESCENZA di Pippi Onesimo “Per tornare nel mio passato – mi raccontava Chicco durante un periodo di ferie di qualche anno fa – devo rovistare nell’archivio polveroso della mia memoria, fra ricordi sbiaditi e frammenti di emozioni“. Ma non gradiva tanto quel ritorno. Principalmente perché aveva paura di incontrare i suoi errori, “che erano molti – diceva -, e soprattutto testimoni inesorabili di tanto tempo perduto“; odiava, in fondo, i ricordi proprio perché fredde “registrazioni“ del passato e quindi senza l’immediatezza e l’emozionante calore del vissuto quotidiano. Però, quando lo assaliva la nostalgia, anche se raramente, si rivedeva adolescente nella casa di campagna e di questo mi raccontava. Fra […]

I racconti della Vadea

I racconti della Vadea

L’infanzia di Pippi Onesimo Francesco (Chicco per gli amici, anche se quel diminutivo non gli era mai piaciuto) abbozzò appena un sorriso, quasi volesse schermirsi e mettersi al riparo da domande imbarazzanti, quando gli chiesi se potevo “annotare” qualcuno dei suoi ricordi che, di tanto in tanto, con malcelato pudore e con geloso riserbo, mi raccontava, mentre si faceva un giro “alla villa” in piazza Alighieri, quelle poche volte che si stava insieme, durante qualcuno dei suoi rarissimi ritorni a Galatina da una immensa città del Nord, dove viveva per lavoro, “lucente per ricchezza, ma desertificata negli affetti e nei sentimenti”, come spesso ripeteva. Era una assolata estate del 1943, […]

Storia della pasticceria a Galatina (5^ parte)

Storia della pasticceria a Galatina (5^ parte)

  Quando ho iniziato sulla storia della pasticceria di Galatina, man mano che raccoglievo informazioni, oltre ai maestri più noti, Antonio (‘Uccio’) Matteo (1921-2012) e Andrea Ascalone (1939-2015), con mia stessa sorpresa sono emersi i nomi di altri maestri loro contemporanei. Tra questi, Gino Sabella (1909-1976), Uccio Marino (1926-1974) ed Enrico Surdo (1936-1993), ognuno dei quali abbiamo visto aver contribuito a costituire, in modo significativo, una vera e propria scuola formativa in Galatina, ma la cui memoria ha finito col tempo per affievolirsi, rimanendo fatalmente legata alle rispettive attività e alla loro progressiva scomparsa. Non ho potuto fare a meno di considerare, inoltre, come la maggior parte dei pasticcieri ricordino […]

Storia della pasticceria a Galatina (4^ parte)

Storia della pasticceria a Galatina (4^ parte)

Durante i primi anni del secondo dopoguerra, Galatina si trova in una situazione economica molto critica. Anche il settore commerciale e l’artigianato locale sono in sofferenza e tuttavia negli anni ’50, sull’onda di una lenta, ma inesorabile ripresa, fioriscono nuove, importanti attività imprenditoriali. Il 2 maggio del 1950 viene inaugurato il Bar delle Rose, intitolato alla società composta da: Armando Antonaci, Antonio Duma e Luigi (‘Gino’) Balena.[1] Questo modesto bar, edificato sulla villa comunale in piazza Dante Alighieri, è destinato a diventare tra gli anni ’50 e ’70 un luogo d’incontro nevralgico di tutto il Salento. Comprende un laboratorio di pasticceria al piano interrato, destinato a diventare la “fucina” per […]

Storia della pasticceria a Galatina (3^ parte)

Storia della pasticceria a Galatina (3^ parte)

«Tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso», mi disse poco tempo fa un ex fornitore di materie prime alimentari per pasticcerie, originario di Ortelle, «Galatina era considerata la ‘capitale’ della pasticceria salentina». Non si tratta, in realtà, di un’opinione isolata e senz’altro non è nemmeno infondata. All’epoca, infatti, l’arte pasticciera galatinese, oltre ad aver raggiunto un alto livello di qualità e una notevole varietà di prodotti, aveva perfino influenzato la produzione artigianale di Lecce e di diversi paesi della provincia grazie soprattutto al contributo lavorativo e agli insegnamenti di alcuni grandi maestri pasticcieri in verità non tutti originari di Galatina, ma che vi avevano operato per molti anni. […]

Gioacchino Toma

Gioacchino Toma

Gioacchino Toma, indagine a cavallo di due secoli – da Sofia Stevens alla Scuola Salentina – di Massimo GALIOTTA Descrivere la figura di Gioacchino Toma è un compito decisamente complesso e, come spesso avviene in questi casi, non si può farlo scindendo dall’artista l’uomo. Così com’è necessario comprendere la situazione storica in cui Toma si inserisce, è altresì utile capire quale uso fare delle numerose fonti bibliografiche disponibili. A tal proposito è essenziale, ai fini di una migliore analisi dei testi che a esso fanno riferimento, scrollarsi di dosso il pesante fardello del suo autobiografico “Ricordi di un orfano” relegandolo al ruolo primigenio, che lo stesso autore gli conferì, una […]

Pippi Onesimo

Pippi Onesimo

Mentre si approntava questa edizione del Filo di Aracne, ha lasciato la vita terrena Pippi Onesimo, uno dei fondatori storici della nostra rivista, con cui ha collaborato ininterrottamente per quasi quattordici anni. Aveva intitolato la sua rubrica “I racconti della Vadea”, rivendicando quasi con orgoglio identitario il fatto di essere nato “là in mezzo”. Per lui, come per molti lettori che gradivano sfogliare il Filo di Aracne partendo dalla fine, quella rubrica ha rappresentato uno spazio ideale, quasi un prodigioso recinto che racchiudeva i ricordi più importanti dell’infanzia e l’adolescenza, riesplorati nell’alone di una memoria volta a ridare empatia a quel periodo magico della sua vita (gli anni intorno alla […]

Museo Cavoti

Museo Cavoti

L’interesse per la scultura pugliese dei secoli XIX e XX da parte del mondo degli studi storico-artistici ha registrato negli ultimi anni un netto aumento; non sono mancate, difatti, importanti iniziative editoriali ed espositive. Nell’orbita di questo interesse vanno inquadrati questi appunti sulla collezione di scultura conservata nel Museo Civico “P. Cavoti” di Galatina, di cui ringrazio il personale, in particolare Silvia Cipolla, per la disponibilità accordatami durante i miei sopralluoghi. Situata in un’ala dell’ex Convento dei P.P. Domenicani di Galatina – dal 2000 sede del Museo civico, dopo il trasferimento delle collezioni dalla vecchia sede di Palazzo Orsini inaugurata negli anni trenta ed attiva solo per pochi anni – […]

I Frati Minori nel Convento di S. Caterina dal ‘700 al 1937

I Frati Minori nel Convento di S. Caterina dal ‘700 al 1937

Nella seconda metà del ‘700 nel Regno di Napoli anche i Frati Minori della Serafica Riforma della Provincia di S. Nicolò dovettero fare i conti con la politica giusnaturalistica del governo borbonico, che tendeva ad affermare la superiorità del potere regio su quello ecclesiastico, infatti: – nel Capitolo tenuto a Lecce il 31 ottobre 1778, nel quale fu eletto Ministro Provinciale fra Andrea Correggia da Francavilla Fontana, per ordine del re fu presente il Vescovo di Lecce mons. Alfonso Sozy Carafa, in quanto il governo diffidava dei regolamenti minoritici e di coloro che il Generale dell’Ordine inviava per ispezionare i conventi e provvedere al bene dei Frati; – un reale […]

Storia della pasticceria a Galatina (2^ parte)

Storia della pasticceria a Galatina (2^ parte)

L’arte dolciaria e pasticcera galatinese oggi è rinomata in tutto il Salento per la qualità, la varietà e la specificità dei suoi prodotti. Non tutti sanno, però, che essi non sono propriamente originari di Galatina, ma il frutto di un’evoluzione dovuta a una pluralità di contributi, che consistono nell’apporto di prodotti, di conoscenze e di esperienze maturate anche sul luogo. Alcuni prodotti tipici galatinesi, da tempo, sono comuni ad altri paesi della provincia di Lecce, ossia quelli generalmente attribuiti ad antiche tradizioni ‘popolari’. Molto diffusa, ad esempio, la cuddhrura (greco κολλύρα, greco volg. κολλούρα, ciambella, pane di forma rotonda)1, che secondo alcuni deriverebbe da un’antica tradizione delle comunità cristiane di […]

C’era una volta la concia

C’era una volta la concia

La concia delle pelli è una delle più antiche attività praticate dall’uomo sin dall’età paleolitica. Una prima rudimentale concia consisteva nello spalmare la pelle scuoiata con i grassi dello stesso animale (cervello e midollo osseo), mettendole ad essiccare al sole. Il grasso, sciogliendosi, penetrava nei pori della pelle rendendola più morbida e imputrescibile. Altri sistemi erano quelli dell’utilizzo dei fumi resinosi, dell’allume e del tannino. A Galatina, tale attività, risale ai tempi più remoti, anche se le prime notizie le troviamo nel 1400. Le informazioni si ampliano verso la fine del Settecento con la presenza di 120 commercianti di pelli[1] che oltre a partecipare al mercato del giovedì e alle […]