Uno storico incontro di calcio di quasi settant’anni ITALIA-POLONIA 3-0 Rimane ancora vivo nel ricordo dei più anziani la partita disputata a Piazza Fortunato Cesari tra militari italiani e polacchi, che si concluse tragicamente per uno dei nostri calciatori di Mauro de Sica È trascorso ormai tanto tempo da quella storica partita di calcio disputata a Galatina sul campo di Piazza Fortunato Cesari, al centro del paese. Allora non esisteva lo “Stadio dei Diecimila” di Via Soleto, per cui le partite di pallone si giocavano sul grande spiazzo antistante all’edificio scolastico. Le dimensioni del terreno di gioco non erano molto grandi ma neanche tanto piccole: diciamo che quella piazza era […]
FEDELE ALBANESE di Rosanna Verter 12 marzo 1882: i redattori de IL MONITORE odono un colpo di pistola, si precipitano nell’ufficio del direttore Fedele Albanese: è seduto sul divano, la testa reclinata sulla spalla, un mazzolino di viole all’occhiello del cappotto; a terra il suo sigaro ancora acceso e la mano destra che impugna la pistola con la quale si è sparato un colpo alla tempia destra. Muore così, a soli 37 anni, il nostro concittadino, giornalista eccezionale e garibaldino coraggioso. Muore anche il suo sogno: un giornale tutto suo che dopo appena quattro mesi, senza gli aiuti economici promessi, non è in grado di sopravvivere e cessa quindi le […]
Saggezza contadina LU DITTERIU Il tempo, i mesi e le stagioni di Piero Vinsper L’agricoltura è stata sempre la forza trainante del nostro Salento. Si coltivavano l’ulivo, la vite, gli agrumi, gli ortaggi, il cotone, il tabacco, i cereali e via discorrendo. Qualsiasi tipo di coltura si adattava bene a questa terra, dotata di un clima abbastanza mite. Si esportava l’olio, il vino, la patata galatina, la cicoria galatina, il pomodoro galatina. Ogni pezzetto di terreno era coltivato e sfruttato dai nostri contadini; non vedevi, come puoi vedere tutt’oggi, vaste aree incolte e masserie dirute. Ogni zolla era dissodata anche tra i sassi, con il sudore dei contadini che scorreva […]
Medaglia d’Oro al Valore Militare alla memoria FORTUNATO CESARI caduto eroicamente nei cieli d’Africa Costretto ad un atterraggio di fortuna nei pressi dei laghi Margherita ed Ausa in Etiopia, il sottotenente galatinese si difese strenuamente dall’assalto di una banda di ribelli indigeni, ma venne sopraffatto e trucidato insieme al co-pilota trevigiano Francesco De Vito di Rosanna Verter Fortunato Cesari nasce a Galatina nella primavera del 1912 da Luigi e Maria Ida Albanese. Conseguita la maturità classica presso il locale liceo “Colonna”, s’iscrive alla facoltà di ingegneria presso la Regia Università di Torino e, dopo pochi anni, a quella di giurisprudenza. Studiare per lui è una passione, ma è attratto ancor […]
La Banda Musicale a Galatina Il prestigioso gruppo musicale è diretto per molti anni dal Maestro Vincenzo Gizzi di Rosanna Verter La musica, si può dire, è nata con l’uomo. Lo sanno gli archeologi che hanno trovato in alcune pitture parietali raffigurazioni di danzatori e musicanti. Lo sanno gli storici dell’arte. Le corti del Rinascimento, infatti, allietavano le cerimonie con la musica. Lo sanno, inoltre gli antropologi, che studiano la musica dal punto di vista terapeutico, come nel tarantolismo. In seguito il melodramma, che irrompe nei boccascena teatrali, arriva persino nelle piazze sensibilizzando le classi meno abbienti. L’Italia, in modo particolare quella centrale e meridionale, conosce una bella fioritura di […]
Cultura d’altri tempi I CANTI DI RIVALSA E DI DISPETTO Espressione dei risentimenti degli innamorati di Piero Vinsper Molti, per comodità di studio, hanno suddiviso, a seconda del contenuto, i canti popolari in canti di lode, di disprezzo, di addio, di tormento, di desiderio, di fantasia, di amore, di odio. Ma come ci si poteva odiare in tempi in cui la miseria si tagliava a fette e la si usava come companatico, ammesso che la gente in casa avesse del pane. Come ci si poteva odiare, quando le case avevano porte comunicanti per una continua assistenza a bimbi, anziani e malati sia di giorno che di notte, dall’alba al tramonto. […]
C’ERA UNA VOLTA …LA CONCIA di Giorgio Lo Bue La concia delle pelli è una delle più antiche attività praticate dall’uomo sin dall’età paleolitica. Una prima rudimentale concia consisteva nello spalmare la pelle scuoiata con i grassi dello stesso animale (cervello e midollo osseo), mettendole ad essiccare al sole. Il grasso, sciogliendosi, penetrava nei pori della pelle rendendola più morbida e imputrescibile. Altri sistemi erano quelli dell’utilizzo dei fumi resinosi, dell’allume e del tannino. A Galatina, tale attività, risale ai tempi più remoti, anche se le prime notizie le troviamo nel 1400. Le informazioni si ampliano verso la fine del Settecento con la presenza di 120 commercianti di pelli[1] che […]
La risoluzione della vertenza tra Galatina e Gallipoli per il possesso della Sacra Reliquia della mammella di Sant’Agata Con minuta di verbale di consegna del 14 febbraio 1932 (documento inedito) dell’Archivio Storico Comunale di Galatina, il Micromosaico, il Calice argenteo del XIV secolo ed il Reliquiario di Sant’Agata, per interessamento di P. Gian Luigi Blasi sono a Lui riconsegnati quale rettore della chiesa della Santa sinaitica di Domenica Specchia Sul finire del secolo XIV, il Casalis Sancti Petri in Galatina fu feudo della famiglia dei del Balzo Orsini, fautrice con Raimondello, Conte di Soleto e di Lecce e Principe di Taranto, di un’importante opera religiosa: la chiesa di S. […]
UNO MONTA ‘A LUNA Quindici sono le chiamate del gioco, tante quanti sono i giorni che intercorrono tra il novilunio e il plenilunio di Piero Visper Quando le piazzette della Galatina antica erano tutte in terra battuta, sul far del crepuscolo potevi vedere frotte di bambini schiamazzanti e festosi rincorrersi, far capannello e mettersi d’accordo sullo scegliere il gioco in cui cimentarsi: a cavaddhru, barone! (a cavallo, barone!), ai quatthru cantuni (ai quattro cantoni), alla campana, alla varra (alla sbarra) oppure a una monta ‘a luna. Quest’ultimo è un gioco semplicissimo e carino insieme, che fa perno sulla repetitio, sulla emulatio, sulla inventio ed anche sulla resistenza fisica dei giocatori. […]
Breve storia del Conservatorio Femminile di Galatina L’Asilo Infantile gestito dalla Congregazione di Carità di Pietro Congedo Il 23 ottobre 1865 il Consiglio Comunale di Galatina, presieduto da Antonio Dolce, 1° sindaco della Città dopo l’Unità d’Italia, deliberò l’istituzione dell’Asilo Infantile destinato ad accogliere e custodire gratuitamente, nei giorni feriali, i bambini poveri di entrambi i sessi del Comune di Galatina, di età dai tre ai sei anni, e di provvedere alla loro educazione fisica, morale ed intellettuale nei limiti consentiti dalla loro tenera età. All’epoca mancava in Galatina un istituto per l’educazione dell’infanzia, sebbene ci fossero già, oltre all’Orfanotrofio femminile, le Scuole elementari e quelle ginnasiali, che erano state […]
Lu còfinu di Piero Visper In un’era atomica, di scudi stellari e satellitari, di sintonie dolbyzzate ed anodizzate, di decoder digitali terrestri, di computer, di elettrodomestici dei più sofisticati, di giochi in borsa e di pedofilia, di corsa al potere, di sovvenzioni e di raccomandazioni, di arrivismo perbenismo e clientelismo, in un’era di stupri, di vendette e di rapine, di lotta alla droga, di lotta per la sopravvivenza, di furti “leciti” e non, di gratta e vinci miliardari, di uranio arricchito ed impoverito, di enti che funzionano e non funzionano, ma che potrebbero fare a meno entrambi non di funzionare ma di esistere, in un’era, dicevo, di socialismo, di comunismo, […]
Nutrimento basilare delle famiglie d’un tempo LU PANE FARE IL PANE IN CASA ERA UN LUSSO CHE SOLO LE FAMIGLIE MENO MISEREVOLI E PIU’ ABBIENTI POTEVANO PERMETTERSI di Piero Visper All’occhio di chi è vissuto, sin da bambino, in un punto nevralgico della Galatina antica, in una casa che dava e dà tuttora in una αγορά, e dal balcone della quale, affacciandoti, potevi assistere, quotidianamente, alla rappresentazione della commedia della vita, non poteva sfuggire il continuo via vai di garzoni con, sull’omero, a bilico, delle lunghe tavole ricolme di pani e coperte di panni bianchi di bucato. Ognuno di essi aveva una meta ben precisa: a nord ‘u furnu (φούρνο, […]