La più grande tragedia dimenticata del Mediterraneo Il piroscafo Oria Tra gli oltre 4100 caduti anche sei vittime galatinesi di Salvatore Chiffi Aristotelis Zervoudis, un appassionato ricercatore subacqueo greco, nel 1999 era impegnato in alcune immersione intorno all’isolotto di Patroklos 25 miglia nautiche a sud di Atene. Fraternizzando e chiacchierando con i pescatori locali attinse da questi informazioni sulla probabile presenza di un relitto poco a sud di Capo Sunio, un promontorio poco distante. Il subacqueo si fece accompagnare sul luogo dagli esperti pescatori nelle cui reti molto spesso incappavano oggetti di provenienza militare e, dopo una serie di immersioni, individuò le tracce di un relitto. Era quello del piroscafo […]
Nicolò Bernardino Sanseverino Principe di Bisignano nuovo Duca di San Pietro in Galatina ENTRATA TRIONFALE DEI DUCHI SANSEVERINO A GALATINA di Luigi Stomaci La madre, Erina Castriota Scanderbeg, era morta già da qualche anno, ed il Principe Nicolò Bernardino Sanseverino, che da Lei aveva ereditato il Ducato di San Pietro in Galatina, non si era ancora deciso a prendervi possesso e magari a stabilirsi in quella terra. Al contrario del padre Pierantonio, uomo d’arme e valoroso condottiero, il novello Duca, in seguito passato alla storia col soprannome di “Principe Prodigo” amava gli sfarzi, la musica, il teatro, la danza e gli intrattenimenti galanti. Aveva avuto notizia di numerose controversie, […]
Franco Cudazzo un artista da non dimenticare di Antonio Stanca Mi sono particolarmente commosso nel leggere il manifesto annunciante il decesso, all’età di 82 anni, dell’amico Franco Cudazzo, scultore, pittore e incisore, nato a Galatina il 17 maggio 1938, ospite presso la Casa di Riposo ‘Giovanni Paolo II’ di Soleto, ultima sua residenza dopo essere scampato miracolosamente al contagio del Covid 19, che nella precedente RSA, dov’era ricoverato, aveva ucciso 23 anziani. Ha abbandonato la vita terrena nell’ospedale di Galatina sabato 8 agosto 2020. Il giorno successivo, dopo il rito funebre con poche persone nella chiesa di S. Biagio, è stato tumulato nell’edicola funeraria delle famiglie Vitellio-De Paolis del cimitero […]
Da sempre la storia spicciola di ogni paese è raccontata dal popolino Aneddoti e fatterelli galatinesi di Mauro De Sica In questa nuova rubrica, che mi auguro sia gradita ai galatinesi e non solo, racconterò brevi e curiosi aneddoti di vita paesana che fanno da corredo e supporto all’Historia principale della nostra città. Sono semplici storielle molto importanti in quando descrivono i modi, i tempi, gli strumenti, le furbate di vario genere, la perspicacia e la notevole vivacità ai quali ricorreva spesso il “popolino” per garantirsi il minimo indispensabile per sbarcare il lunario della propria esistenza. Non mancavano, però, l’allegria, la generosità e il buonumore in ogni casa, pur tra […]
Chiesa dell’Immacolata a Galatina Memorie intorno al Cappellone e altare di Luigi Galante Il 28 maggio del 1889 Pietro Cavoti, nel suo ruolo di Ispettore di Scavi e Monumenti di Terra d’Otranto comunica con lettera al Ministro dell’Istruzione Pubblica che il Consiglio Municipale di Galatina adunatosi in numero legale ha deliberato di scomporre per portare in altro luogo dentro la chiesa parrocchiale un antico altare in marmi fini e di fine lavoro con una graziosa e ben fatta Immacolata di marmo finissimo poco meno della grandezza naturale. Questo altare e il suo magnifico cappellone con altri altari e statue di pietra leccese e non spregevoli dipinti lo edificò per suo […]
SAN SEBASTIANO MARTIRE PROTETTORE DI GALATINA La donazione della reliquia di San Sebastiano alla città di Galatina in un documento notarile inedito del 1704 di Filippo Giacomo Cerfeda Una mia recente scoperta nell’archivio storico diocesano di Otranto di un atto notarile del 1704 del notaio galatinese Giacinto Angelini getta un piccolo raggio di luce sul culto tributato al Santo Martire nella città di Galatina, venerato come “Protettore”. Il documento originale è costituito da quattro fogli recto/verso, con cartulazione coeva da 115r fino a 118r, con all’interno un allegato, in copia originale, non cartulato. La quinta facciata dell’allegato contiene il tabellionato del protonotario apostolico don Oronzo Picca, arciprete di Galatina. […]
Modi di dire dialettali di Piero Vinsper Ho sempre sostenuto che il dialetto è la lingua dell’anima: una lingua profonda che esprime preghiere, pene, desideri, allegria, rabbia, nostalgia. Una lingua a volte cupa, ruvida, scarna, a volte concreta, immediata, spontanea. Una lingua nella quale forme, espressioni, atmosfere, suggestioni si mescolano e si confondono, una lingua nella quale si può individuare un’espressione genuina della storia della cultura di un popolo. E i modi di dire rappresentano il senso realistico di una espressione semplice, chiara, colorita, spesso arguta e a volte canzonatoria, che va aldilà di ogni metafora e di ogni traslato o di qualsiasi altra figura retorica. Fare ‘nantu, detto dei […]
Lu police (la pulce) di Cino de Portaluce Viva lu pòlice, lu bellu nzettu! face cutrùmbule susu llu jettu: tra coddhu e nàtiche passeggia, torna, parte, precipita senza sse scorna. Se è straccu, cuàrdalu, trova lu locu cu sse ndurcìfica nu pocu pocu; quandu lu mantice li batte poi, mpizza la spìngula ddha’ ci nun boi. Tu, se te chìddhichi, meni la manu, ma quiddhu subitu scappa luntanu, torna a lla càrica pe scire spissu, senza preambuli llu puntu fissu. Tu, de la stizza, li sensi à’ perzi, ma quiddhu rèprica, cride ca scherzi: la cuda còtula, se mette a rangu fintantu… ppàffiti! rrufa lu sangu. Dicu: Benissimu, è […]
Modi di dire e vecchie Storielle di Piero Tre “Sciucamu a ppathrone?”. “Giochiamo a Passatella?” – Era un gioco caratteristico delle locande, osterie e del retrobottega di alcuni bar. Si giocava utilizzando le carte napoletane. Generalmente i giocatori erano numerosi, almeno sette-otto. La posta in palio non era il denaro, bensì vino o birra, servito/a secondo quanti erano i partecipanti al gioco. Ogni giocatore partecipava versando l’equivalente del costo di una birra o di un quarto di vino. In seguito Il mazziere distribuiva quattro carte per giocatore. Per vincere il giocatore doveva realizzare “Primera”, nel senso che le quattro carte rappresentavano semi diversi. Se ci fossero due o più primere, […]
ANTONIO PALAMA’ L’arte come missione e le affinità elettive di Giuseppe Magnolo L’esperienza artistica in tempi di pandemia. Continua a pesare duramente lo scotto che paghiamo tutti alle restrizioni causate da una pandemia che ci ha cambiato la vita radicalmente, e probabilmente ci obbligherà ad altre rinunce anche negli anni a venire, ponendo limiti severi alla nostra vita di relazione. Ognuno nel frattempo ha cercato di motivarsi, adattandosi alle circostanze e alimentando in qualche modo i propri interessi. Ed è in quest’ambito che l’arte può offrirci delle sollecitazioni preziose e condurre ad un’osservazione attenta, che a volte produce delle sorprese assai gradite, permettendoci di cogliere la molteplicità di implicazioni presenti […]
San Paolo e il Salento (II p.) di Gianfranco Conese Negli atti degli apostoli, in riferimento al viaggio di San Paolo da Gerusalemme a Roma, si racconta del naufragio del Santo, del suo avventuroso salvataggio sulle spiaggie di Malta, dell’ottima accoglienza degli indigeni, che si offrirono per accendere un gran fuoco in modo che i naufraghi si asciugassero e si riscaldassero. Ma dal fascio di sarmenti pronto ad alimentare il fuoco venne fuori all’improvviso una vipera che con uno scatto addentò la mano del Santo. Ma non accadde nulla, anzi mentre i presenti temevano che in poco tempo il veleno lo avrebbe ucciso, lui scrollò nel fuoco la vipera senza […]
La lapide a Toma di Rosanna Verter In Piazzetta, R. Orsini, proprio di fronte alla Basilica Pontificia di S. Caterina d’Alessandria c’è un elegante palazzetto in stile semplice e lineare, sul quale è murata una lapide con la quale città volle, con un commovente tributo al pittore del dolore, tramandare ai posteri, [scrivendo così la parola fine ad una lunga dimenticanza], il ricordo di chi era rimasto, e voglio crederci, non solo pugliese, ma anche e soprattutto Galatinese: Gioacchino Toma. Gaetano Martinez, altro figlio illustre di Galatina, seguiva il genius loci; egli fu sempre legato a quella perla d’uomo… a quel semplice e chiaro e mesto e pensoso pittore, tanto […]