Verso il tramonto, con la calura un tantino attenuatasi, il nonno Rocco e il nipotino Andrea decidono di compiere una camminata a piedi per le vie di Marittima, che il piccolo non ha mai percorso. Ovviamente, ci sono numerosi incontri con persone del posto e da me ben conosciute. Mi piace soffermarmi sul primo, ossia quello con G., abitante, da sempre, nell’Ariacorte, ossia il rione in cui è nato e vissuto sino a diciannove anni il ragazzo di ieri autore delle presenti righe. Immediata e automatica la sua domanda: “Chi è questo bel bambino? Come ti chiami?”. Parimenti pronta e senza esitazione la risposta di Andrea, il quale spiega anche, alla compaesana, […]
Alle ore 7.00 in punto di ogni giorno feriale, la sirena della “fabbrica” dei tabacchi chiamava a raccolta le tabacchine, giunte sul posto di lavoro almeno un quarto d’ora prima. Molte erano del luogo, ma altre venivano da paesi vicini… a piedi, ovviamente, qualsiasi fossero le condizioni meteorologiche. Non erano poche le volte che, per coprire i tre-quattro chilometri di strada, si imbattessero in un improvviso e inopportuno temporale, che le sorprendeva senza concedere loro alcuno scampo. Un albero fronzuto o un trullo disabitato le riparava per pochi minuti. Poi, appena smetteva di piovere, riprendevano la strada, aumentando l’andatura per recuperare il tempo perso. Erano fortunate quelle che raggiungevano il […]
Era solita starsene in disparte, come tutti gli altri barboni del quartiere. Atomi destinati a rimanere tali, senza il barlume di un contatto affettuoso degno di chiamarsi cosi. Puzzava più dei bidoni dell’immondizia vicino ai quali dormiva. Come tutti gli altri, del resto, quelli che speravano in qualche avanzo di cibo, la sera, quando spesso si rischia di impazzire per la fame, si diventa nervosi e si beve, si continua a bere per dimenticare i dolori e l’accidia e i possibili sogni, più pericolosi della fame. Lei non beveva, ma trovava pace nelle frasi senza senso, sconnesse, che borbottava tra sé e sé. Era solita starsene sempre in uno stesso angolo, la sua casa di cartoni e […]
Nicola Cesari, pittore di Maglie, porta voragini del sogno, del ricordo, del desidero, porta l’abisso nei suoi quadri. Suo professore all’istituto d’arte G. Pellegrino fu Vittorio Bodini, un genio pieno di orgoglio e di noia, pieno di vertigini ancora oggi poco compreso, un poeta scuro e duro che si vede fino in fondo al cuore, uno imparagonabile, incomunicabile, assurdo, condannato a giustificare le sue fughe e i suoi abissi. Un incontro che sarà fondamentale per la cultura artistica del giovane allievo. Nicola Cesari è artista finissimo, aristocratico, un ricercatore e sperimentatore, che svolge contemporaneamente l’attività di insegnante di discipline artistiche e di critico d’arte. La sua pittura è attratta inizialmente, come osserva Luigi […]
Da qualche anno mi balenava nella mente cosa volesse indicare il toponimo Martiri che designa la località a ridosso dell’abitato galatonese in direzione est (per intenderci in direzione del feudo Tabelle – Galatina – Otranto). A farmi ritornare a ragionare sull’etimo è stata la pubblicazione dell’opuscolo dell’amico compianto avvocato Fernando Maglio, che nel 2008 diede alla stampa “Un po’ di Paese mio. La scuola dei sapienti di Galatone nella Japigia (motti e proverbi)”. Leggendo a pag. 10 la citazione del “De situ Japigiae” del Galateo riguardante Galatone, mi venne un guizzo intuitivo con una verosimile spiegazione al nome della contrada “Martiri”. La citazione è la seguente: “Nella guerra dei Turchi che sconvolse tutta la […]
Il mio paese è il centro, l’ombellico del Salento, così come piazza IV Novembre era l’ombellico di quel paese. Non è una piazza, in realtà è la strada principale che da nord a sud spacca in due il paese e lo priva di ogni intimità: non una meta quindi, ma un paese di passaggio. tranne quel punto dove la strada si allarga e si formano due “piazzole di sosta”, una di fronte all’altra, dove nessuno, per un motivo qualsiasi, si sarebbe mai fermato a sostare. Tranne i cani randagi e tutti quei ragazzi assidui frequentatori della piazza perché nelle case non c’era spazio sufficiente per tutti. La piazza era allora […]
Iniziò così, come ogni cosa che viene alla vita, proprio come piaceva al vecchio Talete: iniziò tutto dall’acqua. Passeggiava un giorno su una spiaggia dell’est salentino, avanzava placido sulla sabbia, senza meta, mirando i lontani profili delle vette d’Albania, cenni tra la foschia all’orizzonte. Era solo. Radente all’acqua, in quel punto in cui non è più possibile fare un passo senza bagnarsi, abbassò gli occhi e lì, finalmente, vi trovò quanto il mare pareva gli volesse ad ogni costo consegnare: trascinata da chissà dove, una scarpa, misera, lacera, pietosa, solitaria e sfinita naufraga appartenuta a chissà chi. Egli la raccolse e la portò con sé, nella sua casa, quasi fosse un dono […]
15 maggio 1935. A Tricase, cittadina dell’estremo lembo meridionale del Salento, le operaie tabacchine scendono in piazza per protestare contro la volontà degli esponenti locali del Regime fascista di trasferire in un altro luogo il “Consorzio”, lo stabilimento dove si lavorava il tabacco, eliminando così di colpo centinaia di posti di lavoro. La manifestazione presto degenera in un vero e proprio assalto al Municipio, che la forza pubblica respinge sparando sulla folla. Alla fine degli scontri, il bilancio di questa tragica vicenda sarà di cinque morti e diverse decine di feriti, e in seguito – anche per la dura repressione condotta dal Regime – una cappa di silenzio calerà su […]
“Festival della Notte della Taranta” (Edizione 2010). Sul palco allestito a Galatina, in piazza San Pietro, si sono esibiti quattro diversi gruppi musicali. “Gli Sciacuddhuzzi”, ensemble di strumenti acustici di estrazione popolare (voce, violino, fisarmonica, chitarra, contrabbasso, tamburello), fondato da Francesco Attanasi, scomparso prematuramente, è ora diretto dal fratello Giuseppe e da Filippo Giordano, con la collaborazione di musicisti israeliani, greci e provenienti da altre zone d’Italia. Il gruppo dei “Menamenamò”, diretto da Luigi Mengoli, è impegnato da tanti anni in una ricerca etnomusicale sfociata nella raccolta, e successiva pubblicazione, di oltre 200 canti popolari salentini. Carlo De Pascali, in arte Canaglia, cresciuto con i Menamenamò fin dal 1996, ha presentato “Lu tamburreddu […]
Con la “Festa della Vite” e del “Paesaggio del Parco del Negroamaro” iniziano a Novoli (Lecce) i lavori per la costruzione della grande “Fòcara”. Da piazza Aldo Moro, il corteo guidato dalle scolaresche dell’Istituto comprensivo di Novoli, attraversa le vie del paese per giungere in piazza Tito Schipa dove, alla presenza delle autorità civili e religiose, avviene la benedizione dei fasci di legna e dei mezzi agricoli. Cerimonia dal forte legame rituale con quel mondo contadino che ha dato origine e ha custodito per secoli la devozione verso il Santo del “fuoco”. La costruzione del falò rappresenta una festa nella festa che caratterizza tutto il periodo natalizio e culmina nella […]
Estratto dal film “La Notte della Taranta e dintorni” di Piero Cannizzaro. Il film-documentario girato nell’edizione 2001 della manifestazione salentina “La Notte della Taranta” che si svolge a Melpignano (Lecce) nel mese di agosto è diventato oramai film di culto nell’ambito dei film musicali. Presentato alla rassegna milanese “Suoni e visioni” (2002), al “Venice International Festival” (2002), al “Festival del Mediterraneo” di Siracusa (2003), alla “Palma” di Roma (2002), al “Festival di Bellaria” (2003), al “Foreigner Film Festival” di Ischia (2003), alla rassegna “Il cinema italiano” (2003) di Milano, al “Festival Intermundia” di Roma (2004), alla rassegna “Sscusi vuol ballare con me?” di milano (2005), al “Festival di Radicandoli” (2005) e […]