Trasferta romana per la casa editrice Salentina Kurumuny, che porta “Morso d’amore – viaggio nel tarantismo salentino” (Kurumuny Edizioni) di Luigi Chiriatti. Si tratta dell’opera più significativa degli ultimi vent’anni nell’ambito della musica popolare, che è oramai diventata un punto di riferimento per gli studiosi del settore ento-musicale e per gli amanti della pizzica salentina.
Morso d’amore – L’autore presenta lo svolgersi del suo lavoro sul tarantismo, dalle prime inchieste alla collaborazione con la regista Annabella Miscuglio per la realizzazione del film documentario Morso d’amore (1981), alle ultime interviste e verifiche degli anni Novanta. Racconta la propria esperienza di ricercatore, nato e cresciuto nei luoghi e nella cultura su cui vuole indagare, che si ferma sulla soglia del rito nel timore di esserne catturato e di non potersene allontanare.
L’autore, quindi, più dei suonatori terapeuti, più delle tarantate stesse, si offre come protagonista di una ricerca a ritroso dei simboli e dei luoghi magico-rituali frequentati da bambino: quasi un esorcizzare razionalizzante e accomodante per poter unificare le due anime, quella di portatore conoscitore dei fenomeni della propria etnia e quella di ricercatore-studioso degli stessi. Dalla cultura della sofferenza a una cultura dell’affermazione del sé: il morso e ri-morso della taranta salentina sono come una chiave, quella appunto della vita e della morte della gente che vive il Salento, un lembo d’Italia che ancora oggi, nell’era di internet, riesce a nascondere gli intimi segreti dell’anima di un popolo.
Luigi Chiriatti – Ricercatore della storia orale, scrittore, editore, da decenni si dedica all’attività di ricerca nel campo delle tradizioni popolari del Salento. Possiede uno dei più estesi archivi sonori privati della Puglia. Ha curato e pubblicato numerosi lavori di rilevante interesse storico e culturale sul tarantismo e la cultura popolare salentina, prima con le edizioni Aramiré e poi con Kurumuny, casa editrice da lui fondata e diretta.
La Peronòspera live – Il cantastorie salentino ‘u Papadia, traendo ispirazione dalle sue origini contadine, ha inventato il concetto di Peronòspera. Nella suggestione di ‘u Papadia, “la Peronòspera”, malattia temutissima dai viticoltori, è un parassita che fa cadere in uno stato di apatia, lasciando credere al malcapitato che tutto ciò che accade deve essere accettato passivamente, arrivando perfino a convincerlo che sia piacevole. La peronòspera è ormai una “patologia cronica asintomatica” da cui è affetto il popolo Salentino (e non solo): l’unico vaccino che permette di liberarsene è l’ascolto del “terra russa rock”, il folk rock originale di ‘u Papadia.
Del live, Stefano Mannucci (Il Tempo) scrive: “Umberto canta, urla, balla e fa ballare perché tutti, salentini e non, affrontino quella malattia. Che per lui, come suggerisce il titolo del suo cd (uno dei più riusciti nell’intero panorama musicale italiano degli ultimi anni) è “La peronòspera”. Muovendosi lontano da certe tentazioni freddamente etnomusicologiche, lo show di Papadia gioca sull’innovazione, sull’invenzione, su una neo-tribalità che non può non conquistare anche il più scettico degli osservatori. Una fantasmagoria “povera”, fatta di strumenti occasionali ma straordinariamente efficaci: come quei coperchi dove cerchi di percuotere il diavolo, finché non lo spingi a liberarti per sempre da vecchie e nuove ossessioni” Per l’occasione particolare, ‘u Papadia eseguirà dei canti della tradizione musicale salentina.
‘u Papadia – Cantautore e percussionista salentino, ha recentemente pubblicato il progetto folk rock “LA PERONOSPERA” (2010). Fondatore del gruppo elettro-world Ammaraciccappa (Al Qantarah-2007). È percussionista e vocalist di Teresa De Sio dal 2004. Vanta collaborazioni con nomi illustri italiani e internazionali, tra i più noti: Lucilla Galeazzi, Ambrogio Sparagna, Nando Citarella, Uccio Aloisi, Giorgio Di Lecce (Arakne Mediterranea), Mike Mainieri, Hector Zazou. (www.spigolaturesalentine.it)