Riti religiosi e riti gastronomici LA PASQUA E L’AGNELLO SACRIFICALE di Giorgio Liaci Al mattino, nel villaggio di Betania, alle pendici del monte degli Ulivi, i cattolici greci festeggiano la resurrezione di Lazzaro. Dal pomeriggio sino alla notte inoltrata i francescani cantano e pregano sul Santo Sepolcro. Così alla vigilia della Domenica delle Palme, e così da molto secoli inizia a Gerusalemme la settimana santa dei cristiani. La città sacra, durante questa settimana, è particolarmente affollata di pellegrini. Chi si reca in Terra Santa respira l’atmosfera mistica di cui è pervasa Gerusalemme e, quando la festa cristiana coincide con quella ebraica con la cerimonia della cena rituale, si sentono i […]
LA “SPINA” DEL VESCOVO Anche nei periodi più bui, la giustizia, seppure tra tanti stenti, ha fatto il suo corso di Emilio Rubino Qualche volta, quando l’animo umano è tormentato da una forte emozione o dal dolore per una spiacevole traversia, si usa dire che quell’evento “ci ha punto il cuore”. Cos’è che può provocarci una sensazione così intensa, se non una “spina”? Di spine ci sono tante, tutte pungenti, tutte dolorose e mai piacevoli. Ci sono “spine incarnite”, che, in alcuni casi, sono difficili da estrarre, perché penetrate troppo in fondo; ci sono “spine velenose”, che, oltre a provocare un forte dolore, possono, se non estratte immediatamente, determinare una […]
Uccio di Corte Gallo Un’emozionante scoperta nell’Isola dei tesori di Antonio Mele ‘Melanton’ Un luogo non è semplicemente un punto geografico. È un sedimento di storia. Un magazzino di memoria. Un richiamo di sentimenti e pensieri. Un luogo è innanzitutto una gente. La sua cultura stratificata. La sua immobile mutazione nel tempo, testimoniata da mirabilie o da scempi. Da amore e furore. Da uomini e donne che hanno vissuto e vivono con le loro radicate passioni. Un luogo può anche essere un logo, un simbolo, un nome evocativo. Un desiderio di avventura e sorprese. Di incontri e suggestioni. Ogni luogo, infine, è un’isola. Che in un arcipelago di altri luoghi […]
Storia veramente accaduta tanti anni fa a Nardò LA CAPU TI MUERTU La stupidità di certa gente non conosce limiti, così come l’arguzia di tanta altra. di Emilio Rubino Questo aneddoto – trasmesso alcuni anni fa da Radio Nardò Uno, e ora riproposto ai lettori de “Il filo di Aracne” – non è un racconto immaginario partorito dalla fervida fantasia di un buontempone, ma un avvenimento realmente accaduto nelle campagne neritine all’inizio dello scorso secolo. Vi era un giovane contadino, che, sobbarcandosi a enormi sacrifici quotidiani, era riuscito a impiantare un orto nel suo piccolo podere. L’uomo, infatti, dopo aver “scapulatu” da altri fondi, cioè dopo aver compiuto una faticosa […]
Il Salento delle leggende Misteri, prodigi e fantasie nell’antica Terra d’Otranto di Antonio Mele ‘Melanton’ Quando muoiono le leggende finiscono i sogni. Quando finiscono i sogni, finisce ogni grandezza. I più grandi piaceri della vita sono certamente quelli più piccoli. Un bicchiere di vino fresco con gli amici, ad esempio. Magari in una sciroccosa sera d’agosto, preferibilmente in campagna, con stelle e lune rosse sul capo, e baluginio di paesi lontani all’orizzonte. O rivedere un vecchio film – comico, romantico, d’avventure –, di quelli legati ad un momento speciale della nostra adolescenza (stagione della vita in cui peraltro ogni momento è speciale), ritrovandosi a ridere, o perfino a piangere da […]
Il Salento delle leggende Misteri, prodigi e fantasie nell’antica Terra d’Otranto di Antonio Mele ‘Melanton’ Quando muoiono le leggende finiscono i sogni. Quando finiscono i sogni, finisce ogni grandezza. Siamo stati fortunati, quelli della nostra generazione. L’ultima della millenaria civiltà contadina, la prima di quella spaziale e tecnologica. A cavallo – e il gioco di parole è qui davvero inevitabile – tra i cavalli che scalpitavano sulle strade di polvere bianca e le astronavi che sono sbarcate sulla luna. Una generazione passata dalla povertà al benessere economico. Dalla semplicità alla smoderatezza. Una generazione che ha conosciuto i lumi a petrolio e le luci fatue della televisione, l’analfabetismo diffuso e il […]
Un richiamato dell’89 Cap. Fedele Salacino Nel dicembre del 2007 Giovanni Montinari, pronipote del Salacino, stampa un libretto, fuori commercio, riproducente il Diario o, per meglio dire, quello che resta del Diario, per farlo leggere al padre Angelo, nipote del Nostro, che venerava molto suo zio e al quale lo legava un profondo affetto e un grandissimo amore. Il Diario gli era stato donato da Edda, sua cugina. È doveroso premettere che il capitano Fedele Salacino è richiamato sotto le armi durante la guerra in Africa Orientale. Dopo varie peripezie, come si evince dal Diario, nel 1940 da Napoli si reca a Bari e s’imbarca sul piroscafo Olimpia alla […]
Il Salento delle leggende Misteri, prodigi e fantasie nell’antica Terra d’Otranto di Antonio Mele ‘Melanton’ Quando muoiono le leggende finiscono i sogni. Quando finiscono i sogni, finisce ogni grandezza. Ogni terra ha le sue leggende. Nascono quasi tutte dalla tradizione orale. E a generarle e perpetuarle è soprattutto il popolo, che spesso, e molto più dei dotti e dei sapienti, possiede innato il senso della fantasia, associato all’arte della suggestione e del mito. Peraltro, come affermava Albert Einstein, “La più bella e profonda emozione che possiamo provare è il senso del mistero: sta qui il seme di ogni arte, di ogni vera scienza”. E per l’abate Jacob Cristillin, “La leggenda […]
Storia di un prete furfantello alto poco più di un metro e quaranta “PAPA GIUCCULATERA” di Emilio Rubino Il titolo non sta a indicare la marca di un piccolo elettrodomestico, o meglio di un utensile casalingo di uso comune, bensì rappresenta un appropriato nomignolo rivolto a un sacerdote neritino vissuto nella prima metà dell’Ottocento. La sua minuscola statura, neppure un metro e mezzo di altezza, dava l’impressione di trovarsi davanti a quel cosetto metallico che, messo sul fuoco, produce una calda e profumata bevanda, che riscalda le membra e il cuore. Bastava usare questo soprannome per individuarlo subito, mentre, utilizzando il solo patronimico, difficilmente sarebbe stato identificato. Il nomignolo “Papa […]
Uno storico incontro di calcio di quasi settant’anni ITALIA-POLONIA 3-0 Rimane ancora vivo nel ricordo dei più anziani la partita disputata a Piazza Fortunato Cesari tra militari italiani e polacchi, che si concluse tragicamente per uno dei nostri calciatori di Mauro de Sica È trascorso ormai tanto tempo da quella storica partita di calcio disputata a Galatina sul campo di Piazza Fortunato Cesari, al centro del paese. Allora non esisteva lo “Stadio dei Diecimila” di Via Soleto, per cui le partite di pallone si giocavano sul grande spiazzo antistante all’edificio scolastico. Le dimensioni del terreno di gioco non erano molto grandi ma neanche tanto piccole: diciamo che quella piazza era […]
LÀURI, SCIACUDDHI & MUNACIELLI Viaggio nella letteratura d’autore alla scoperta del mondo fantastico delle leggende del Sud, tra gnomi, folletti e altre meraviglie. di Antonio Mele ‘Melanton’ Di Làuri e Sciacuddhi – o Laurieddhi, Monaceddhi, Scazzamurrieddhi, Tiaulicchi, Carcagnuli, Uri e simili, come nelle diverse geografie di Terra d’Otranto vengono chiamati gli gnomi e i folletti che abitano le nostre case (spesso maliziosi, dispettosi e burloni, ma sostanzialmente simpatici e benigni) – questa rivista si è già interessata con un bell’articolo a firma di Rino Duma (vedi n. 1 del 2008), ricco peraltro di preziosi elementi storico-antropologici. Avendo scorso di recente la storia singolare del ‘cugino’ napoletano di questi piccoli […]
FEDELE ALBANESE di Rosanna Verter 12 marzo 1882: i redattori de IL MONITORE odono un colpo di pistola, si precipitano nell’ufficio del direttore Fedele Albanese: è seduto sul divano, la testa reclinata sulla spalla, un mazzolino di viole all’occhiello del cappotto; a terra il suo sigaro ancora acceso e la mano destra che impugna la pistola con la quale si è sparato un colpo alla tempia destra. Muore così, a soli 37 anni, il nostro concittadino, giornalista eccezionale e garibaldino coraggioso. Muore anche il suo sogno: un giornale tutto suo che dopo appena quattro mesi, senza gli aiuti economici promessi, non è in grado di sopravvivere e cessa quindi le […]