Giulio Antonio Acquaviva Il cavaliere era intervenuto in difesa della gente di Soleto e Galatina contro i turchi di Piero Tre Il 7 febbraio 1481 con i Turchi ad Otranto, Galatina e la vicina Soleto vengono attaccate dalla cavalleria turca. Quel giorno infausto per le popolazioni del luogo finisce in una razzia generale, che porta bottino e schiavi per l’Oriente. Il generale Giulio Antonio Acquaviva, che aveva sposato una delle figlie di Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, sentitosi colpito in prima persona dall’accaduto, reagisce inseguendo le truppe turche. L’antefatto La leggenda di Otranto parte da un importante fatto storico. Maometto II è desideroso di veder sventolare in un porto del […]
L’ANTICA ABBAZIA DI SAN MAURO NELL’AGRO DI SANNICOLA DI LECCE di Maurizio Nocera Intorno all’anno 1000, oggi nell’agro di Sannicola ma un tempo nell’antico agro di Gallipoli, sulla collina dell’Alto Lido, a due km dalla ‘Città bella’, fu costruita l’abbazia di san Mauro, luogo di culto per monaci e fedeli di rito greco-ortodosso. Chi per primo informò gli studiosi dell’esistenza di questa abbazia fu Antonello Roccio il quale, in un suo manoscritto, oggi conservato nella Biblioteca civica di Gallipoli, intitolato Notizie memorabili dell’antichità della fedelissima città di Gallipoli (1640), a carta 303, scrive: «San Mauro, intorno al 1519, anno in cui sull’abbazia officiava ancora l’ultimo abate, e[ra] rovinata senza [altri] […]
Macàri e macarìe tra Soleto e Galatina nel primo Seicento Di Luigi Manni Da sempre i soletani hanno avuto fama di essere macàri, ossia maghi, stregoni, indovini, fattucchieri, e Soleto, da sempre, è stata considerata la terra delle pratiche magiche, delle arti divinatorie e delle pratiche occulte. Nomea alimentata dal personaggio chiave, il mago e astrologo Matteo Tafuri (1492-1584) di Soleto, anche se già nel 1442, mezzo secolo prima che lui nascesse, in Terra d’Otranto pullulavano gli eretici e i sortileghi. Questo primato “magico” di Soleto è segnalato in una escussione testimoniale del 1620, dalla quale si evince che le macarìe (magie) e le fattucchiarìe (fatture) se sogliano fare […]
Tra Mistero e Fascino di Gianfranco Conese Qualcosa di inquietante invade il visitatore che valica la porta di questa piccola cappella settecentesca dedicata a San Paolo. Ubicata nelle vicinanze della grande piazza San Pietro, dove troneggia soprattutto la maestosa chiesa Madre dedicata ai protettori di Galatina San Pietro e appunto San Paolo. Per questa cappella non ci passò mai il diavolo, ma diavolesse si. Ogni galatinese che viaggia sui sessant’anni ha in mente un giorno fatidico: il 29 giugno, la grande festa patronale dedicata ai SS. Pietro e Paolo. Oltre le luminare, la banda, le bancarelle, c’era qualcosa di oscuro che eccitava la folla che fin dall’alba si raccoglieva intorno […]
Porta Santa Caterina La memoria dei galatinesi di Salvatore Beccarisi La Storia è memoria. Siamo nell’anno del Signore 1896. A Galatina, come d’altronde in tutto il Mezzogiorno d’Italia, la mancanza di lavoro si fa assillante. L’Unità d’Italia è stata compiuta. Bisogna urbanizzare, creare occasioni di lavoro. A Galatina, la Lega dei Muratori rivendica il diritto all’occupazione. È fiorente l’artigianato per la lavorazione delle pelli. Oltre cento sono i conciatori. In merito si veda il Catasto Onciario. Nasce inoltre la scuola di Arti e Mestieri, che privilegia in modo particolare il ferro battuto, il legno, la pietra. Ma sono strutture che non bastano. Bisogna creare le infrastrutture. Galatina è luogo dove […]
Il cornetto napoletano “U Curniciellu” di Luisa Crescenzi Il corno portafortuna è, senza dubbio, il più diffuso amuleto italiano. Le sue origini sono antichissime e risalgono addirittura ai tempi del Neolitico (3500 A.C.), quando gli abitanti delle capanne usavano apporre fuori dall’uscio un corno come auspicio di fertilità. Specialmente in quei tempi la fertilità veniva associata alla fortuna in quanto, più un popolo era fertile, più era potente e quindi fortunato. In altri tempi i corni venivano usati come doni votivi alla Dea Iside, affinché la Dea Madre assistesse gli animali nel procreare. La mitologia ci informa che Giove donò alla sua nutrice un corno in segno di gratitudine, questo […]
Emanuele Perrone Marinaio d’Italia di Giuseppe Albahari Il 10 giugno 1940 il sommergibile italiano “Galvani” lasciava la base di Massaua, in Eritrea, con l’ordine di operare intorno all’imboccatura del golfo di Oman. L’ordine, segreto per i marinai italiani, era, però, ben noto allo spionaggio nemico, da consentire allo Stato Maggiore inglese di deviare il traffico commerciale da quella zona, inviandovi invece la corvetta “Falmouth” e il cacciatorpediniere “Kimberly”. La sera del 23 giugno furono tali unità ad avvistare il “Galvani” in emersione e a bersagliarlo con un preci-so cannoneggiamento. L’immersione fu rapida, ma non tanto da evitare che fosse colpita la poppa del natante, il quale sarebbe affondato velocemente, se […]
La Torre di Santa Maria dell’Alto La superba struttura è ubicata su uno sperone roccioso a nord-est della cittadina balneare di Santa Caterina, da dove domina il mare, da Gallipoli sino alla baia di Porto Selvaggio di Piero Tre Come tutte le torri costiere salentine, anche quella di Santa Maria dell’Alto fu edificata da Re Carlo d’Angiò, verso la fine del secolo XVI, per salvaguardare le popolazioni rivierasche dalle continue incursioni di pirati e di saraceni, che, oltre a saccheggiare e depredare i villaggi e le masserie, sequestravano uomini e donne in età giovanile per venderli come schiavi sui mercati del bacino del Mediterraneo. Proprio per questo motivo sulle coste […]
Spigolature di Terra d’Otranto di Piero Tre La provincia di Lecce, o Salento meridionale o Terra d’Otranto, si configura con il “tacco” o il “tallone” di quell’immenso “stivale” formato dalla penisola italiana. Ha una superficie di 2760 Kmq ed un profilo costiero che si estende in linea d’aria (senza cioè tener conto delle piccole ma frequenti sporgenze e rientranze) di ben 200 Km, partendo da Casalabate sull’Adriatico e, dopo aver toccato Santa Maria di Leuca, risalendo sino a Punta Prosciutto, ai limiti della provincia di Taranto. La provincia di Lecce, insieme con quelle di Brindisi e Taranto, costituisce tutto il Salento; nome che ricorda l’antico popolo dei Salentini, che lo […]
La pittura di Raffaele Del Savio: tra armonia del segno e dinamismo etereo di Giuseppe Magnolo Imminente una mostra personale dell’artista presso il Museo Civico “Pietro Cavoti” con il patrocinio del Comune di Galatina Le vie dell’arte. Si direbbe che anche le vie dell’incontro con l’arte siano infinite. La sera del 3 agosto 2013 mi trovavo a Giuggianello su invito di Massimiliano Cesari per assistere alla VI Edizione del Premio “Monolite d’Argento”, che con frequenza biennale conferisce tale riconoscimento a personalità di origini salentine che si sono distinte in ambito culturale, artistico, imprenditoriale e nel volontariato. In quella tornata l’onorificenza fu attribuita all’editore Lorenzo Capone, al direttore della Gazzetta […]
Nella Valle delle Memorie La cripta di San Nicola di Massimo Negro Candele accese nella penombra. Odore di incenso che sinuoso sale verso la volta. Il suono delle parole, che per prime furono pronunciate secoli addietro in quel luogo, che ti avvolgono. In greco. Sono stato partecipe di una magia. Una magia che mi ha proiettato indietro di secoli. Indietro nella storia. A rivivere la storia. Non solo con la mente e i pensieri, ma con tutto me stesso. Nella Valle delle Memorie, le memorie hanno ripreso vita, giungendo sino a noi con una intensità straordinaria. Una magia resa possibile grazie al lavoro instancabile degli amici del Gruppo Archeologico […]
Gaetano Minafra …al Salento di Raffaele Gemma Il maestro galatinese ha inteso presentare nella recente esposizione a Lecce le opere realizzate tra il 2011 e il 2014. Semplici e intuibili appaiono i quattro cardini principali che devono aver guidato l’artista dapprima nell’intento, poi nella realizzazione delle opere, e che si basano essenzialmente sui procedimenti di osservazione, ammirazione, meditazione, dedizione. Già il titolo “…al Salento” tradisce l’attenzione dell’artista verso il suo territorio e svela tutta la profondità del legame, tenuto sopito fino alla rivelazione conclusiva a se stesso e agli altri. Un titolo allusivo che l’artista ha lasciato incompleto, certo volutamente, allo scopo di suggerire in modo discreto le sue molteplici […]