Scuola Primaria
Sistemi scolastici a confronto
di Paola Carrozzini
Questo articolo è preceduto da una tabella che spiega chiaramente la scansione del percorso scolastico italiano e di quello inglese. Una differenza sostanziale salta subito agli occhi: i bambini inglesi iniziano la scuola dell’obbligo a 5 anni. Alcuni la cominciano addirittura a 4 anni. L’importante è che compiano i 5 anni nel corso dell’anno scolastico. Di conseguenza gli studenti, a conclusione del loro percorso di studi, possono accedere all’Università a 18 anni o addirittura a 17. Altre particolarità del sistema scolastico inglese sono le seguenti: 1) la Scuola Primaria dura 6 anni – 2) la Scuola Media non esiste – 3) Dopo la Scuola Primaria si passa alla Secondaria che ha la durata di 7 anni.
Prima di andare ad osservare altre differenze, confrontando i due sistemi scolastici, vorrei già anticipare al lettore alcune considerazioni personali su quanto troverà più avanti. La Scuola Inglese guida lo studente, sin da piccolo, verso l’autonomia, tende a sviluppare il senso di responsabilità, stimola la creatività e la curiosità portando lo studente verso il sapere ed il saper fare attraverso la sperimentazione, il contatto diretto con le cose. Lo avvia verso la socialità, verso una grande varietà di relazioni. Adotta strategie per offrirgli la possibilità di superare l’eventuale timidezza. E’ un sistema scolastico che premia il merito ma punisce severamente i comportamenti ineducati e scorretti, e rende partecipi i genitori coinvolgendoli proficuamente.
Nella Scuola Italiana succede esattamente il contrario. Si tratta di una Scuola “chioccia” che imbocca eccessivamente gli studenti, li protegge e li giustifica. E’ una Scuola in cui continua a prevalere la lezione cattedratica, manca o scarseggia la sperimentazione delle cose. Si trascurano le eccellenze a vantaggio delle minoranze BES e DSA con conseguenze di appiattimento e demotivazione.
Sono consapevole del fatto che le mie considerazioni possano sembrare pesanti, ma sono più che sicura che chiunque abbia osservato le due realtà come ho fatto io, sia concorde con me.
Nella Scuola Primaria inglese l’anno scolastico inizia a fine agosto o nei primi di settembre e finisce nei primi di luglio. E’ diviso in 3 periodi, ciascuno dei quali è chiamato TERM. Tra un TERM e l’altro c’è una vacanza di 20 giorni. A metà del trimestre o TERM c’è un’ulteriore pausa di una settimana che cade appunto tra due HALF TERMS. La Scuola funziona dal Lunedì al Venerdì. La giornata scolastica inizia alle 8.30 oppure alle 9.00 e finisce alle 15.30 oppure alle 16.00. Ogni studente (o la sua famiglia) può decidere di allungare il tempo-scuola per diversi motivi. In non poche scuole esiste un club dove i bambini vengono impegnati in attività ovviamente ricreative, come sport, teatro, danza, apprendimento di uno strumento musicale.
La giornata scolastica è molto varia. Le scuole sono dotate di laboratori, palestre, biblioteche. Quasi tutte le materie di studio sono affrontate con metodo laboratoriale ed esperienziale. Gli scolari si spostano autonomamente da un ambiente di apprendimento all’altro dove il docente specialista li aspetta. Pertanto i bambini vengono avviati precocemente all’autonomia e stimolati al senso di responsabilità.
Le uscite scolastiche sono frequentissime. I bambini hanno spesso la possibilità di visitare Mostre, Musei, Acquari e di assistere a spettacoli al Cinema e al Teatro. La Musica è una materia di studio molto curata con aule interamente dedicate a questa disciplina dove si trovano strumenti musicali di vario genere e personale qualificato che insegna a suonare lo strumento prescelto dall’alunno.
Nel corso della giornata scolastica, gli studenti praticano diversi sport, anche il nuoto. Alcune scuole sono dotate di piscina interna e coperta. Tutte le scuole sono dotate di mensa (SCHOOL CANTEEN) dove vengono preparate pietanze di varia nazionalità. Tuttavia, a differenza dell’Italia, un bambino può consumare il suo LUNCH BOX, ossia il pasto che la mamma gli ha preparato a casa. Gli scolari indossano una divisa tutti i giorni dell’anno. Hanno una divisa estiva ed una divisa invernale su cui è cucito il distintivo della Scuola. I nostri bambini invece indossano un grembiule sopra i propri abiti. Il colore è deciso dalla Scuola.
La Scuola inglese fornisce tutti i materiali ed i libri di cui ciascun alunno ha bisogno. Gli studenti hanno un quadernetto che serve principalmente per la comunicazione scuola-casa. I bambini non devono svolgere compiti a casa. Si apprende a scuola e si dimostra quello che si è appreso . Dopo l’uscita da scuola i bambini sono liberi da impegni.
In Inghilterra, nel medesimo edificio troviamo INFANT SCHOOL, JUNIOR SCHOOL e SECONDARY SCHOOL. Pertanto un bambino inizia a frequentare una Scuola a 5 anni e ne esce maggiorenne o quasi. Una volta al mese tutti gli alunni di una Scuola, dai più piccoli ai più grandi, si riuniscono in Assemblea nella MAIN HALL. Si tratta di un momento speciale in cui ci sono discorsi e premiazioni degli studenti meritevoli che si sono distinti.
Quando uno studente si comporta male, gli viene assegnata la DETENTION, ossia una punizione: rimane a scuola oltre l’orario d’uscita, svuota i cestini, pulisce il giardino, rimane isolato quando gli altri vanno fuori per la ricreazione. Della punizione vengono informati i genitori che non possono fare altro che accettarla. I genitori vengono coinvolti dalla Scuola nell’organizzazione di fiere e feste. Alcuni di questi eventi hanno lo scopo di raccogliere fondi per la Scuola stessa.
Ho scritto nell’incipit le mie considerazioni proprio per stimolare la lettura dell’articolo. Concludo dicendo che la Scuola Italiana si impegna molto nel fornire ai propri studenti Cultura e Competenze ma, secondo il mio parere, non mette in atto un’offerta formativa che accresca la motivazione, l’interesse e la creatività dei ragazzi. Inoltre è generalmente riconosciuto che la preparazione scolastica italiana, essenzialmente teorica e poco pratica, risulta inadeguata alle richieste provenienti dal mondo del lavoro e questo problema si ripercuote drammaticamente nella società e nell’economia del Paese.