Le fortune dell’umanità stanno esattamente in ciò che di buono l’uomo riuscirà a costruire nell’interesse e per il bene di tutti, nessuno escluso. Può arrivare a tanto solo se sarà capace di svestirsi degli abiti di eccessivo personalismo, di falso perbenismo e di sfacciata preclusione verso il prossimo. Gli esempi sono molteplici. Come primo passo non bisogna ostentare con fierezza e supponenza di essere ebreo, oppure musulmano, induista, cristiano, ma sarebbe opportuno che ognuno accogliesse la propria fede dentro di sé e frequentasse la sinagoga, la moschea, il tempio, la chiesa quando vuole e come vuole. Ognuno preghi ed invochi il suo Dio, ma mai, dico mai, imprechi contro […]
Premessa L’uomo ha sempre preferito vivere in comunità per superare i notevoli ostacoli della vita quotidiana piena di stenti, sofferenze e continue lotte. È stata, quindi, la necessità, sollecitata dall’intelligenza, ad aver spinto gli uomini a migliorarsi, ad escogitare scelte oculate e a dotarsi di opportuni strumenti per venir fuori dal mondo inferiore dell’animalità. Vivendo in piccoli gruppi, l’uomo si è ben presto accorto che non ce l’avrebbe fatta ad assicurarsi una vita dignitosa e sicura. L’esiguo numero di individui non era bastevole a garantirgli una duratura stabilità sociale. La storia ci racconta che le comunità decisero di fondersi in gruppi sempre più numerosi per fronteggiare con buone possibilità di […]
Il riserbo dei padri fondatori. In esordio al suo recente studio sulle radici cristiane dell’Europa e la sempre minore incidenza della pratica religiosa sulla popolazione europea, lo storico francese Olivier Roy mette in evidenza il fatto che, al momento della nascita dell’Unione Europea (Trattato di Roma, 1960), tre su quattro dei suoi padri fondatori (Alcide De Gasperi, Robert Schuman e Konrad Adenauer) erano cattolici devoti e soltanto uno (Jean Monnet) sosteneva il pluralismo religioso come base dell’integrazione comunitaria. Eppure nessuno di loro si era premurato di metterlo per iscritto nei documenti fondativi dell’unione, dando probabilmente per scontato un fatto di per sé più che evidente. Come mai, a distanza di […]
Generalmente era un monolocale in cui vivevano ammassate anche dieci o più persone La casetta dei contadini d’un tempo Pur tra tanta povertà e promiscuità l’amore faceva da collante e da stimolo di Emilio Rubino Descrivere la casetta dei contadini dei tempi andati non è affatto semplice, anche perché si prova un certo senso di imbarazzo e, forse anche, di vergogna nell’entrare nei dettagli. Più che di una casetta si trattava di una stamberga, di un tugurio, di una catapecchia. Nel suo interno vi erano pochissimi comfort e molti disagi e scomodità. Spesso era costituita da un unico vano, con annesso uno stanzino, dove trovava sistemazione il vaso da notte, […]
Premessa Il termine educare deriva dal latino educo ed è composto dal prefisso ‘e’, che sta ad indicare fuori, e dal verbo ‘duco’, che significa ‘traggo, porto avanti,’ o anche ‘induco, incito, allevo’. Unendo le due parti emerge il significato di fondo dell’educare, che è quello di condurre fuori l’individuo dal suo stato di scarsa coscienza morale e percettiva e quindi di indurlo o incitarlo a comprendere consapevolmente la vita, individuandone gli aspetti e gli elementi da evitare e quelli da accettare e consolidare. Considerato che le menti dei ragazzi sono ancora delle scatole vuote pronte ad introitare di tutto e di più, sia aspetti positivi che negativi, ci […]