La lapide a Toma di Rosanna Verter In Piazzetta, R. Orsini, proprio di fronte alla Basilica Pontificia di S. Caterina d’Alessandria c’è un elegante palazzetto in stile semplice e lineare, sul quale è murata una lapide con la quale città volle, con un commovente tributo al pittore del dolore, tramandare ai posteri, [scrivendo così la parola fine ad una lunga dimenticanza], il ricordo di chi era rimasto, e voglio crederci, non solo pugliese, ma anche e soprattutto Galatinese: Gioacchino Toma. Gaetano Martinez, altro figlio illustre di Galatina, seguiva il genius loci; egli fu sempre legato a quella perla d’uomo… a quel semplice e chiaro e mesto e pensoso pittore, tanto […]
“Mala tempora currunt sed peiora parantur”. – Marco Tullio Cicerone (106 – 43 a. C.) “Corrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori”. Sentenza pronunciata da Cicerone durante un intervento in Senato per descrivere le incerte sorti dell’impero Romano, che già cominciava a vacillare. Del resto si stava avvicinando la fine della repubblica di Roma. Spesso viene pronunciata da persone di una certa età con un pizzico di nostalgia dei tempi passati, considerati migliori di quelli attuali sotto molti i punti di vista. Strettamente collegata alla precedente è quest’altra sentenza: “Laudatores temporis acti”, cioè “Lodatori del tempo passato”. Si riporta un esempio che calza perfettamente con quanto […]
Scene di vita scolastica Giulio sapeva che anche quel giorno Belfiore sarebbe arrivata in ritardo e guardava verso la porta, quasi a sollecitarne l’arrivo, sollevando spesso gli occhi dal banco e interrompendo il lavoro cui era intento, ben nascosto dietro la folta capigliatura d’una compagna: intagliava la lettera B sul piano del banco. L’insegnante di matematica non ammetteva ritardi e Belfiore, come al solito, si sarebbe fatta rimproverare e forse espellere dalla classe. L’orario d’ingresso era fissato per le ore otto e un quarto. L’insegnante aveva appena finito di fare l’appello e Giulio ormai disperava quel giorno di vedere Belfiore, quando la porta si aprì e fece capolino un faccino […]
L’INGANNO DEI SOGNI Due astrologi e un santo di Luigi MANNI L’opera De somnis (Sui sogni) dell’astrologo e alchimista soletano Matteo Tafuri (1492-1584) – in pratica uno dei tanti libri o trattatelli di oneirocritica che circolavano in Terra d’Otranto – non suscitò preoccupazioni nelle gerarchie ecclesiastiche, trattandosi di una semplice disquisizione sull’origine e sulla natura dei sogni. Di ben altro significato, e per questo probabilmente ritenuta pericolosa dalla Chiesa ufficiale, l’altra sua opera, il De artificio insomniandi (Sull’inganno dei sogni), che, quasi certamente era una guida all’interpretazione dei sogni e, considerato il personaggio, una sorta di almanacco di oneiromanzia, carico quindi di valenze magiche. Soprattutto nel Medioevo si dava grande […]
GENTE DI MARE di Valentina Vantaggiato Come ricordare il Salento senza fare riferimento al suo splendido mare? Come sarebbero i depliant turistici della zona senza le magnifiche immagini dei nostri litorali? E come sarebbe stata la storia salentina se il mare non avesse portato sulle nostre coste etnie e culture diverse e per questo incredibilmente affascinanti? La tradizione marinara si è radicata in quelle popolazioni che hanno abitato i paesi costieri e ha assunto caratteri e forme che hanno arricchito il nostro bagaglio conoscitivo. Non mi soffermerò a parlare del mare, piuttosto cercherò di tracciare un profilo sulla sua “gente”, su coloro che ieri, come oggi, vivevano grazie ai suoi […]
IL LATINO È SEMPRE FRA NOI (altro che lingua morta!) Antonio Mele ‘Melanton Lo scrittore Cesare Marchi (Villafranca di Verona 1922-1992) – che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere personalmente a Bordighera un bel po’ di anni fa, in una ‘storica’ edizione dell’ormai leggendario Salone dell’Umorismo, dove fummo entrambi premiati (lui nell’ambito della Letteratura, io in quello del Disegno) – così chiudeva la presentazione del suo prezioso volume “Siamo tutti latinisti” (Rizzoli): “Questo non è un libro che insegna il latino, è un libro che invita al latino: uno stuzzichino per l’aperitivo della mente. […] L’obiettivo è quello di esplorare insieme i segreti e sorprendenti legami che, dopo […]
Il progetto fu ideato dall’ing. Armando Stasi IL “CAVALLINO BIANCO” il teatro dei veglioni e degli spettacoli La struttura fu inaugurata il 3 febbraio 1949 alla presenza dell’impresario Antonio De Gioia, del sindaco Carmine D’Amico, delle autorità pugliesi e di un folto pubblico di Giorgio Lo Bue Il Teatro Cavallino Bianco fu ideato nel febbraio 1947 dopo una meravigliosa e indimenticabile serata danzante. I soci Carlo Guido e Attilio Distante, incoraggiati dal successo, decisero di costruire, insieme ad altre persone facoltose, l’attuale Cavallino Bianco con una spesa preventiva di 110 milioni di lire, che, all’epoca, era considerata un’enorme somma di denaro. La grande e vera inaugurazione avvenne soltanto due anni […]
Aborto e scomunica nell’antichità di Emilio Rubino Gli amori furtivi e quelli proibiti non sono un’invenzione dei tempi moderni, anzi. Oggi di “furtivo” e di “proibito” non v’è più bisogno di parlare, essendo quasi tutto lecito. D’altra parte la TV docet. Essa insegna tante cose, la maggior parte non buone, anzi cattive assai, e ce le inculca pian piano, silenziosamente, ogni sera, ogni mattina, o meglio in ogni istante della giornata, come un dolce veleno che adulti e bambini sorbiscono continuamente. Ci sono alcuni programmi televisivi (pochi in verità) che educano, costruiscono, formano il cittadino e lo guidano verso una vita migliore, altri, invece, (purtroppo i tanti) che diseducano, abbrutiscono, […]
Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame? Narciso… lo specchio… la donna di Piero Tre Chi scoprì lo specchio? Se non vado errato, fu Narciso che, guardando in un bacile contenente dell’acqua, vide riflessa la sua bella immagine e se ne invaghì tanto da rimirarsi per numerose volte al giorno. La sua, però, era una pia illusione, perché bastava immergere la mano nell’acqua per distorcere l’immagine e disfarla. Per non interrompere la meravigliosa visione che l’acqua gli proponeva, decise di non smuoverla mai più, in modo d’ammirare in qualsiasi momento della giornata la bellezza del suo viso. Ma doveva pur lavarsi! Perciò pensò bene di […]
Quando negli anni ’80 la Marina Militare Italiana riuscì a fare l’impossibile di Nicolò Zuliani PREMESSA IMPORTANTE: questa è Storia, non opinioni. Ho raccontato e raccolto testimonianze di fatti accaduti quarant’anni fa. Chiunque desideri fare parallelismi o “interpretarlo” lo fa di sua iniziativa, non mia. 30 aprile 1975 Saigon cade, e assieme a lei tutto il Vietnam del sud. I comunisti si scatenano in un vortice di vendette verso militari e civili, instaurando un regime totalitario. Al loro arrivo un milione di persone viene prelevato per essere “rieducato”; sono sacerdoti, bonzi, religiosi, politici regionali, intellettuali, artisti, scrittori, studenti. A ogni angolo di strada spuntano “tribunali del popolo” in cui gli […]
Durante tutto il periodo medioevale i sovrani e i vari feudatari, per poter affrontare adeguatamente le ingenti spese amministrative e militari del regno o del feudo, solevano imporre ai propri sudditi il pagamento di tasse, gabelle, dazi, balzelli e quant’altro. Le spese che più di ogni altra cosa incidevano sulle casse dei vari nobili, e in modo particolare del sovrano, erano quelle relative all’arruolamento, mantenimento e armamento dei soldati. Non era trascurabile quella relativa al rafforzamento del castello, alla sua manutenzione e protezione. A quei tempi nel nord Italia erano in vigore numerosi balzelli, alcuni dei quali risalenti al modus vivendi dei barbari, i quali, una volta insediatesi nei territori […]
13 gennaio 1960: una donna canuta, con un viso bello, nonostante gli 84 anni, su un corpo sformato, giace in un letto di una clinica romana. Vicino a lei il figlio Walter e l’amico Palmiro Togliatti. Una donna che in amore ha donato, in una vasta apertura umana, molto, muore povera e sola “perché nessuno si è mai sentito la forza di arrivare sino in fondo alla sua anima e di sostenerla intera, quella sua anima ricca e veggente”. Per la morte di questa donna Eugenio Montale scrive: “Sopravvissuta a tante tempeste portava ancora in sé, e imponeva agli altri, quella fermezza e quel segno di dignità che erano stati […]