Quando eravamo piccini la nonna ci raccontava… INSOLITE STORIE DI STRAORDINARIA STUPIDITÁ di Emilio Rubino C’era una volta un signore, padre di tre figlie. Un giorno quest’uomo, durante il pranzo, pregò la più piccola di scendere in cantina a prendere un po’ di vino. Intanto che versava il vino nella brocca, la ragazza pensò che sarebbe stato bello trovarsi un fidanzato, sposarsi e poi avere un figlio. Mentre così fantasticava, le sorse un dubbio atroce. – “E ci poi more?!”. E cominciò a piangere a più non posso. – “Ahi, ahi, fìgghiu mia!… Ahi, ahi, fìgghiu mia!”. E lì si fermò a lungo in un mare di lacrime. Il padre, […]
C’erano una volta, ora non più MESTIERI SCOMPARSI di Emilio Rubino Attraverso i secoli, l’uomo le ha provate ed “inventate” tutte pur di arrabattarsi alla miglior maniera e sbarcare il lunario. Quando si ha bisogno, quando si è poveri in canna, quando in casa manca tutto e bisogna ad ogni costo portare qualcosa per sfamare i propri congiunti, è necessario darsi da fare, stringere le meningi per inventarsi qualsiasi lavoro, impegnativo o meno che sia, sobbarcarsi a quelle attività, anche se degradanti ed umilianti, che consentano di raggranellare un po’ di danaro per i bisogni infiniti della vita. Oggi è più facile vivere, anche se con preoccupazione e fra tanta […]
Puntualmente alla fine di ogni mese IL SALOTTO DI MARIA RITA Spazio aperto all’arte e alla cultura di Giuliana Pellegrino E’ stato nel dicembre 2007 che Maria Rita Bozzetti ha aperto il suo spaziosissimo ed elegante seminterrato ad un gruppo di amici ed amiche interessati ad incontrare personalità emergenti della cultura locale, poeti, pittori, scrittori per conoscerne l’operato e riflettere sulle tematiche sviluppate da ciascuno. Non sono stata presente a tutti gli incontri che, dopo la data d’inizio, si sono succeduti assumendo via via scadenza mensile. Sull’elenco degli appuntamenti di cui dispongo compaiono però nomi ricorrenti nelle diverse manifestazioni cittadine. E’ stata, per esempio, oggetto di rilettura e commento critico […]
Uno dei pochi spiriti liberi dell’Ottocento salentino ANTONIETTA DE PACE Osò sfidare le regole della società del tempo, schierandosi dalla parte dei poveri e difendendoli. Grazie a Epaminonda Valentino e a Luigi Settembrini, s’iscrisse alla “Giovine Italia” napoletana e aderì ai primi fervori liberali e repubblicani di Rino Duma Per comprendere meglio la figura di Antonietta De Pace è necessario fare un breve excursus del momento storico in cui è vissuta. L’Europa dell’Ottocento, grazie soprattutto alla Rivoluzione Francese, che inculca in ogni individuo gli ideali di giustizia e libertà, viene pian piano fuori da un periodo buio e retrivo. Fermenti ed inquietudini si riscontrano in ogni dove. In Italia si […]
Animali nella letteratura popolare Lu pòlice e lu zzinzale Insetti simpatici ma fastidiosissimi di Piero Vinsper Se si volesse fare una carrellata nel tempo e vedere quanti poeti si siano interessati, nelle loro liriche, di animali, il discorso andrebbe per le lunghe. Dalla letteratura greca e latina alla letteratura moderna e contemporanea, da Esopo a Fedro, da Gualtiero Anglico a La Fontaine, da Trilussa ad Anouihl, da Esiodo a Pascoli, abbiamo tantissimi esempi. E poi che dire degli anilia, le aniles fabulae, i racconti della nonna? Gli animali la fanno da padroni nelle favole. Quintiliano stesso nelle sue Oratoriae Institutiones ( I, 9, 2) spiegava : “ Ecco allora le […]
Il 9 aprile 1920 i contadini di Nardò si sollevarono contro lo strapotere dei latifondisti LA REPUBBLICA NERITINA Al grido di “pane, lavoro e libertà” oltre cinquemila rivoltosi, capeggiati da Giuseppe Giurgola e Gregorio Primativo, occuparono il Palazzo di Città e tennero testa per un’intera giornata alle forze dell’ordine accorse in gran numero dal capoluogo di Emilio Rubino Per attirarsi le benevolenze e i favori del popolino e per mantenerlo nell’alveo dell’ordine pubblico e del quieto vivere, i governanti di ogni epoca e di ogni luogo puntavano essenzialmente al raggiungimento di due obiettivi di estrema importanza. Come prima cosa, essi garantivano a ogni cittadino una razione giornaliera di pane per […]
Una ricorrenza che si perpetua nei secoli IL NATALE Festa di fede e di amore di Piero Vinsper Dicamus bona verba: venit Natalis ad aras; così si esprimeva Tibullo rivolgendosi ad un amico, un tal Cornuto, del quale nulla sappiamo, ma che doveva essergli molto caro, nell’augurargli buon compleanno. Infatti Natalis era il nome sotto il quale si onorava il Genius, protettore dell’individuo e della casa, negli anniversari della nascita. Ora noi, parafrasando l’esametro del grande poeta elegiaco latino, ripetiamo: diciamo parole di buon augurio, viene il Natale. Natale, festa della nascita, della rinascita che si perpetua nei secoli, festa della famiglia. Un tempo era molto più sentito il […]
Da sempre è considerato il simbolo della saggezza IL SALE ovvero L’ORO BIANCO di Emilio Rubino Conosciuto in tutto il mondo e in tutte le epoche per i suoi molteplici usi, soprattutto gastronomici, il sale, metaforicamente parlando, indica intuito, intelligenza, sapienza, tant’è vero che i toscani, con la parola “sciocco”, si riferiscono sia ad un cibo insipido sia ad una persona scarsa di senno. Nel nostro Salento chi difetta di tali requisiti si dice che “nu’ ttene sale ‘n capu”. Lo stesso Gesù (Matteo 5:13), rivolgendosi ai suoi discepoli, asseriva: ”Voi siete il sale della terra”; ed ancora (Marco 9:50) sempre ai medesimi: “Abbiate sale in voi stessi e mantenete […]
Vita nei campi LA “COTA DE LE ULIE” E LA “RIMUNDA” Antiche usanze contadine che si perpetrano nel tempo. L’agricoltura, pilastro portante dell’economia salentina oggi come nel passato di Valentina Vantaggiato Visto il mio amore per il Salento e per tutto ciò che lo caratterizza, ho sentito il bisogno di approfondire due argomenti che fanno parte di noi da millenni: la “cota de le ulie” (raccolta delle olive) e la “rimunda” (rimonda). Per avere qualche informazione in più su questi temi, ho fatto una lunga chiacchierata con un ragazzo di Cànnole che ormai da tempo, insieme a tre altre persone, si prende cura dei circa mille alberi d’ulivo di donna […]
Cultura d’altri tempi I CANTI POPOLARI Espressione dei sentimenti della nostra gente di Piero Vinsper I canti popolari rappresentano il materiale culturale trasmesso, di generazione in generazione, sia nelle occasioni più significative sia nei momenti più quotidiani della vita. Vera espressione di cultura popolare, il canto ha segnato, in maniera profonda, il tempo delle nostre genti: l’infanzia, la fanciullezza, l’amore, il lavoro, la fede, la vita, la morte. Si cantava sempre; i bambini venivano educati al canto con le ninne nanne sussurrate dalle donne più anziane o dalle mamme. Con canti e filastrocche i fanciulli giocavano nelle corti, nelle vie, nei vicoli delle città, sulle aie, lungo le carrare (viae […]
Un fenomeno sociale scomparso definitivamente solo trent’anni fa LA “FUCIUTA” La “fuciuta” rappresentava, per alcune coppie di giovani fidanzati, l’unico modo possibile di coronare il sogno d’amore, soprattutto quando la loro unione era osteggiata dai genitori di Emilio Rubino Oggi, con la vita completamente diversa rispetto a quella di una volta, non si sente più dire in giro che due fidanzati sono “scappati via” di casa per motivi d’amore, ma un tempo… un tempo, nei nostri rigidi e sonnacchiosi paeselli di provincia, era ricorrente venire a conoscenza che Tizio e Caia erano “fuciuti de casa[1]”. Ma perché accadevano con una certa frequenza simili fatti, che oggi ci sembrano assurdi? L’indagine […]
Frutto della superstizione popolare e dell’arretratezza dei nostri avi IL FANTASTICO MONDO DEI LAURI Tramandata nei secoli attraverso racconti fantastici, la leggenda dei Lauri si era radicata facilmente nella coscienza della gente, finendo con l’entrare nella storia d’ogni giorno. di Rino Duna Gli antichi romani li chiamavano con il nome di Lares (Lari) ed erano distinti in Lares domestici e Lares publici (meglio identificati con i Mani ed i Penati). Sia gli uni che gli altri, a differenza dei nostri Lauri, erano energie positive e buone, spiriti munifici, chiamati perlopiù a difendere la casa o la città da eventi disastrosi, come guerre e pestilenze, oppure per allontanare le anime inquiete […]