Esempio tangibile della saggezza popolare Lu dittèriu Il popolo, quando parla, sentenzia di Piero Vinsper Lu ciucciu ci mandai nun ippe ricche: l’asino che mandai non ebbe orecchie. Questo proverbio è usato dal popolo quando vede, per mancanza di qualcuno, che una missione sortisce un effetto contrario a quello che si aspettava, e si resta perciò disillusi. E si noti: questi tali il popolo li chiama ciucci, qualificandoli ignoranti, perché non capiscono ciò che devono fare e dire, ciucci che non hanno orecchie, (aborto di natura, perché le orecchie dell’asino sono abbastanza pronunziate! Sono anzi proverbiali!) perché uno, ignorante quanto si voglia, può fare qualcosa di buono, se presta udito […]
Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? Narciso… lo specchio… la donna… di Piero Tre Chi scoprì lo specchio? Se non vado errato, fu Narciso che, guardando in un bacile contenente dell’acqua, vide riflessa la sua bella immagine e se ne invaghì tanto da rimirarsi per numerose volte al giorno. La sua, però, era una pia illusione, perché bastava immergere la mano nell’acqua per distorcere l’immagine e disfarla. Per non interrompere la meravigliosa visione che l’acqua gli proponeva, decise di non smuoverla mai più, in modo d’ammirare in qualsiasi momento della giornata la bellezza del suo viso. Ma doveva pur lavarsi! Perciò pensò bene di […]
Un libro di gran pregio di mons. Antonio Antonaci “GLI AFFRESCHI DI GALATINA” SANTA CATERINA ANTE LITTERAM di Maurizio Nocera Da decenni sono socio dell’Aldus Club di Milano, l’Associazione Internazionale di Bibliofilia fondata da Mario Scognamiglio e presieduta prima da Leonardo Sciascia, poi da Umberto Eco, oggi da Gianni Cervetti. All’interno delle sue attività, mi sono dedicato ai caratteri tipografici e alla tipografia in generale, con una particolare predilezione per la tipografia pura e per quella d’arte. Da quando è nata l’arte della stampa, i grandi tipografi italiani sono stati: Aldo Manuzio (Bassiano, tra 1449 e 1452 – Venezia, 1515); Giambattista Bodoni (Saluzzo, 1740 – Parma, 1813); Alberto Tallone (Ber- […]
Gaeta, 8 dicembre 1860 Re Francesco II di Borbone PROCLAMA AI POPOLI DELLE DUE SICILIE “Da questa Piazza, dove difendo più che la mia corona l’indipendenza della patria comune, si alza la voce del vostro Sovrano per consolarvi nelle nostre miserie, per promettervi tempi più felici. Traditi egualmente, egualmente spogliati, risorgeremo allo stesso tempo dalle nostre sventure; che mai ha durato lungamente l’opera della iniquità, né sono eterne le usurpazioni. Ho lasciato perdersi nel disprezzo le calunnie; ho guardato con sdegno i tradimenti, mentre che tradimenti e calunnie attaccarono solo la mia persona; ho combattuto non per me ma per l’onore del nome che portiamo. Ma quando vedo i […]