Tramandata nei secoli attraverso racconti fantastici, la leggenda dei Lauri si era radicata facilmente nella coscienza della gente, finendo con l’entrare nella storia d’ogni giorno di Rino Duna Gli antichi romani li chiamavano con il nome di Lares (Lari) ed erano distinti in Lares domestici e Lares publici (meglio identificati con i Mani ed i Penati). Sia gli uni che gli altri, a differenza dei nostri Lauri, erano energie positive e buone, spiriti munifici, chiamati perlopiù a difendere la casa o la città da eventi disastrosi, come guerre e pestilenze, oppure per allontanare le anime inquiete e malvagie (Larvae[1]) di persone morte in circostanze misteriose o che non avevano […]
L’arte dolciaria e pasticcera galatinese oggi è rinomata in tutto il Salento per la qualità, la varietà e la specificità dei suoi prodotti. Non tutti sanno, però, che essi non sono propriamente originari di Galatina, ma il frutto di un’evoluzione dovuta a una pluralità di contributi, che consistono nell’apporto di prodotti, di conoscenze e di esperienze maturate anche sul luogo. Alcuni prodotti tipici galatinesi, da tempo, sono comuni ad altri paesi della provincia di Lecce, ossia quelli generalmente attribuiti ad antiche tradizioni ‘popolari’. Molto diffusa, ad esempio, la cuddhrura (greco κολλύρα, greco volg. κολλούρα, ciambella, pane di forma rotonda)1, che secondo alcuni deriverebbe da un’antica tradizione delle comunità cristiane di […]
La concia delle pelli è una delle più antiche attività praticate dall’uomo sin dall’età paleolitica. Una prima rudimentale concia consisteva nello spalmare la pelle scuoiata con i grassi dello stesso animale (cervello e midollo osseo), mettendole ad essiccare al sole. Il grasso, sciogliendosi, penetrava nei pori della pelle rendendola più morbida e imputrescibile. Altri sistemi erano quelli dell’utilizzo dei fumi resinosi, dell’allume e del tannino. A Galatina, tale attività, risale ai tempi più remoti, anche se le prime notizie le troviamo nel 1400. Le informazioni si ampliano verso la fine del Settecento con la presenza di 120 commercianti di pelli[1] che oltre a partecipare al mercato del giovedì e alle […]