di Rino Duma Parto da una premessa. Come gli esseri umani, anche gli alberi sognano. Solitamente lo fanno d’inverno. Sognano di ricoprirsi di un rigoglioso mantello di foglie, di mettere fiori a bizzeffe e frutti a bizzeffe, per poi donarli all’altrui vita. È questa l’unica finalità che connota la vita degli alberi, oltre a quella legata alla loro riproduzione. Anche gli animali sognano, sognano ogni notte come gli umani. Il sogno ricorrente degli insetti è di succhiare polline in gran quantità, di mangiare foglie, di alimentarsi di bacche o di altri insetti. I predatori, dal loro canto, sognano di rincorrere una preda e di cibarsene, mentre quest’ultima spera di sfuggire, […]
Era solita starsene in disparte, come tutti gli altri barboni del quartiere. Atomi destinati a rimanere tali, senza il barlume di un contatto affettuoso degno di chiamarsi cosi. Puzzava più dei bidoni dell’immondizia vicino ai quali dormiva. Come tutti gli altri, del resto, quelli che speravano in qualche avanzo di cibo, la sera, quando spesso si rischia di impazzire per la fame, si diventa nervosi e si beve, si continua a bere per dimenticare i dolori e l’accidia e i possibili sogni, più pericolosi della fame. Lei non beveva, ma trovava pace nelle frasi senza senso, sconnesse, che borbottava tra sé e sé. Era solita starsene sempre in uno stesso angolo, la sua casa di cartoni e […]
Nicola Cesari, pittore di Maglie, porta voragini del sogno, del ricordo, del desidero, porta l’abisso nei suoi quadri. Suo professore all’istituto d’arte G. Pellegrino fu Vittorio Bodini, un genio pieno di orgoglio e di noia, pieno di vertigini ancora oggi poco compreso, un poeta scuro e duro che si vede fino in fondo al cuore, uno imparagonabile, incomunicabile, assurdo, condannato a giustificare le sue fughe e i suoi abissi. Un incontro che sarà fondamentale per la cultura artistica del giovane allievo. Nicola Cesari è artista finissimo, aristocratico, un ricercatore e sperimentatore, che svolge contemporaneamente l’attività di insegnante di discipline artistiche e di critico d’arte. La sua pittura è attratta inizialmente, come osserva Luigi […]
Da qualche anno mi balenava nella mente cosa volesse indicare il toponimo Martiri che designa la località a ridosso dell’abitato galatonese in direzione est (per intenderci in direzione del feudo Tabelle – Galatina – Otranto). A farmi ritornare a ragionare sull’etimo è stata la pubblicazione dell’opuscolo dell’amico compianto avvocato Fernando Maglio, che nel 2008 diede alla stampa “Un po’ di Paese mio. La scuola dei sapienti di Galatone nella Japigia (motti e proverbi)”. Leggendo a pag. 10 la citazione del “De situ Japigiae” del Galateo riguardante Galatone, mi venne un guizzo intuitivo con una verosimile spiegazione al nome della contrada “Martiri”. La citazione è la seguente: “Nella guerra dei Turchi che sconvolse tutta la […]
PREMESSA. Un prezioso contributo storico-aneddotico di monsignor Antonio Antonaci sul centenario della Biblioteca “Pietro Siciliani” di Galatina mi offrì lo spunto, nel marzo 2006, per amplificare alcune riflessioni – che oggi, dopo un lustro, mi sembra utile riproporre –, di natura civile e sociale, riguardanti da vicino l’intera comunità del Salento, e che l’autorevole concittadino aveva in qualche misura implicitamente sollecitato. In tale puntuale intervento di Antonaci – apparso sul Galatino del 10 febbraio di quell’anno – si riflette una sentita (e di per sé meritoria) esigenza di partecipazione e cooperazione ai vari problemi del nostro territorio, esortandoci di fatto alla nostra “salentinità”, dispersa o in via d’estinzione, e forse […]
Antonio Mele, in arte Melanton, è nato il 13 luglio 1942 a Galatina, dove ha completato la sua formazione umanistica nel Liceo Classico “Pietro Colonna”, frequentando poi la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università Salentina di Lecce. Dal 1969 risiede a Roma. E’ stato per molti anni Dirigente d’azienda in un’importante Società industriale, svolgendo in parallelo un’intensa attività artistica, alla quale si dedica oggi a tempo pieno. È giornalista, grafico pubblicitario, disegnatore e scrittore di satira e umorismo, promotore e organizzatore di mostre e rassegne d’arte, direttore artistico del Centro Galantara per la Satira sociale e del Premio Biennale Galantara di Montelupone, storico dell’arte della Caricatura, presidente della Giuria del Premio nazionale di Letteratura umoristica “Umberto […]
Va dritto al centro del problema il libro di Robert S. C. Gordon, Scolpitelo nei cuori. L’Olocausto nella cultura italiana (1944-2010) (Bollati Boringhieri, pp. 345): come l’Italia ha recepito negli ultimi settant’anni l’Olocausto, ovvero lo sterminio degli ebrei? Ha occultato e misconosciuto la dimensione ebraica dello sterminio? Ne ha fatto un evento centrale della storia moderna? La narrazione dominante nel dopoguerra è stata quella della Resistenza, che ha finto per inglobare anche l’Olocausto, come mostra anche il libro di Primo Levi, Se questo è un uomo, uscito nel 1947. Nonostante il suo tardivo successo, dalla fine degli anni Sessanta, Se questo è un uomo è senza dubbio il libro di un ebreo laico, ex partigiano, […]